Lazio-Milan, Sarri: "La protesta dei tifosi non ci condizionerà. Contratto? Non conta"

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L'allenatore verso la sfida al Milan (domenica sera, ore 20:45): "Abbiamo avuto una settimana con otto giocatori influenzati insieme. Vediamo chi riusciamo a recuperare. Milinkovic stava meglio ma valutiamo domenica. Futuro? Contratto non conta. Posso avere anche 10 anni di contratto, ma se non sono in sintonia con il programma e l’ambiente non rimango"

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Il suo contratto con la Lazio, la corsa all'Europa, la sfida al Milan. Sono i temi affrontati da Maurizio Sarri in conferenza stampa alla vigilia della partita contro i rossoneri, in calendario domenica 24 aprile alle 20:45 allo stadio Olimpico. Nelle ultime nove sfide giocate tra i due club a Roma in Serie A, non si è mai ripetuto due volte di fila lo stesso risultato (quattro vittorie biancocelesti, tre pareggi, due successi rossoneri). Così è dal 2012 che la Lazio non riesce a vincere due gare di campionato consecutive in casa contro il Milan. Di fronte avrà una squadra, quella allenata da Stefano Pioli, che ha tenuto la porta inviolata nelle ultime sei partite.

La conferenza di Sarri alla vigilia di Lazio-Milan

 

76 gol segnati dalla Lazio in stagione, ma siete rimasti a secco in campionato e Coppa Italia contro il Milan: è un caso?

"Il Milan è una squadra forte e prende un pochi gol. Ci abbiamo giocato due partite che loro hanno vinto agevolmente. La distanza era netta, dobbiamo provare ad assottigliarla. Spero che domani sarà una partita diversa, in entrambe le gare giocate con loro in pochi minuti abbiamo preso 2 gol".

 

C’è rammarico per l’occasione mancata contro il Torino?

"Non dobbiamo pensare sempre e solo gara per gara. Nelle ultime 12 partite abbiamo fatto 24 punti, 13 nelle ultime 6. Col Torino abbiamo sbagliato qualcosa, ma la mia squadra sta dando segnali di crescita".

 

Non avete passato una settimana semplice. Come sta la squadra?

"Tutte queste situazioni non aiutano. Abbiamo avuto una settimana con otto giocatori influenzati insieme. Vediamo chi riusciamo a recuperare".

 

Come sta Milinkovic-Savic?

"Ha fatto tutto l’allenamento con noi. Tra quelli che stava con l’influenza stava meglio, ma molti poi hanno avuto delle ricadute. Domani avremo il quadro più chiaro".

 

La protesta dei tifosi per il caro prezzi potrebbe condizionare la squadra?

"Non penso, anche perché noi non conosciamo i dettagli, credo sia una cosa che venga da lontano e non posso giudicare. A noi interessa avere il sostegno nello stadio, come abbiamo sempre avuto. Sarebbe determinante: se dovesse mancare ci potrebbe condizionare".

 

Invece il finale di stagione della Lazio può condizionare il suo futuro?

"Mi rifaccio alle parole del presidente: il contratto non conta. Posso avere anche 10 anni di contratto, ma se non sono in sintonia con il programma e l’ambiente non rimango. Oppure posso avere un mese di contratto ma estrema voglia di restare a tutti i costi. La posizione finale come termometro del mio lavoro? Sarebbe più preoccupante chiudere quinti senza aver la sensazione di aver costruito qualcosa che arrivare ottavi ma avendo costruito per il futuro".

 

Cosa manca alla Lazio per colmare il gap con le big?
“Il passo per diventare forti: per ora non lo siamo stati, almeno per l’altissima classifica. Ma è un problema decennale: negli ultimi 7-8 anni, quando non c'erano Inter e Milan, la Lazio ha fatto la Champions una volta sola. Ora che sono rientrare le milanesi è ancora più complicato”.

 

Zaccagni sembra in lieve calo: è d'accordo?

"Fa parte nella stagione di un giocatore avere dei momenti in cui rende al 102% e altri in cui gioca al 95%. Credo sia fisiologico nell'arco di 50 partite".

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