Venezia-Bologna, Mihajlovic: "Questa volta è stata più pesante. Scudetto? Tifavo Napoli"

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L'allenatore rossoblù, dimesso dall'ospedale, tornerà a guidare la squadra in campo contro il Venezia e si presenta in conferenza stampa dopo più di un mese: "Questa volta è stato più difficile reggere. Ormai sono di casa al Sant'Orsola, quando smetto farò la guida turistica in ospedale (ride, ndr)". E sul match contro l'Inter: "Sentivo spesso che doveva essere una partita scontata e questo mi ha fatto arabbiare"

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Dopo l'annuncio del ritorno della malattia a fine marzo, Sinisa Mihajlovic è tornato in campo giovedì per dirigere il primo allenamento dopo le dimissioni dal "Sant'Orsola" di Bologna. Oggi invece è tornato a parlare in conferenza stampa, esordendo così prima delle domande: "Mi siete mancati anche voi, siete un male necessario (ride, ndr). Quando si vivono certi momenti, poi ci si rende conto di quanto anche le cose che non immagineresti ti mancano, come parlare con voi". L'allenatore del Bologna ha poi parlato del periodo passato in ospedale, spiegando che "Questa volta è stata più pesante dal punto di vista mentale. A causa del Covid sono dovuto rimanere sempre da solo, ho visto mia moglie solo per tre ore in un giorno. Dal momento che sono rientrato in ospedale, il mio obiettivo è stato quello di tornare alla normalità il prima possibile - spiega Mihajlovic - Quando mi sono trovato dopo trenta e passa giorni di nuovo in campo è stato bellissimo, sono emozioni che purtroppo ho già vissuto. La salute ti fa godere la vita, ma la malattia ti fa comprenderne bene il significato. La famiglia - sia quella di sangue, ma anche i miei giocatori - mi ha dato forza grazie alla tecnologia". Mihajlovic ha poi voluto ringraziare tutte le persone che gli hanno mostrato vicinanza in questo periodo: "Colgo l'occasione per ringraziare squadra, società, staff, medici e infermieri che mi sono sempre stati vicini. Ormai sono di casa al Sant'Orsola, quando smetterò di allenare farò la guida turistica in ospedale (ride, ndr)".

"Mi ha dato fastidio l'atteggiamento dell'Inter verso il recupero"

Mihajlovic ha indicato anche quale - in questo periodo difficile - secondo lui è stata la partita più importante per la sua squadra: "Quella contro l'Inter. Sentivo da troppo tempo che doveva essere una partita scontata, che l'Inter voleva vincerla a tavolino e questo mi ha fatto arrabbiare - spiega l'allenatore serbo - Ho detto ai miei ragazzi prima della gara che 'L'inter voleva vincerla prima perché in campo non l'avrebbero vinta mai'. Amo l'Inter e rispetto tutti, compreso Simone (Inzaghi, ndr), ma mi ha dato fastidio l'atteggiamento verso quella partita". Nonostante l'assenza, Mihajlovic è riuscito a tenere saldo e unito il gruppo grazie anche al supporto del suo staff e dei giocatori: "Nelle motivazioni del premio ricevuto dalla Lega come 'Coach of the Month' hanno spiegato che c'è la coesione tra mister e staff. I ragazzi più esperti hanno aiutato lo staff tecnico dimostrando che nelle difficoltà si può contare su di loro. Adesso abbiamo tre partite davanti e vogliamo ottenere più punti possibili. Mi farebbe piacere finire bene la stagione, anche per dimostrare che squadra siamo a molta gente che non aveva fiducia". Infine anche un pensiero sulla lotta scudetto: "Speravo vincesse il Napoli, avrebbe fatto bene al calcio italiano visto il gioco che propongono, la passione che mettono in campo e che ha anche la gente. Tra Inter e Milan non ho preferenze".

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