Spezia-Lazio, caso Acerbi: l'audio del colloquio tra Var e arbitro

coverciano

Durante la conferenza stampa di fine stagione dell’Associazione Italiana Arbitri, il designatore Gianluca Rocchi ha fatto ascoltare l’audio fra arbitri e Var durante quello Spezia-Lazio in cui venne convalidato allo scadere il gol vittoria di Acerbi viziato invece da una posizione di fuorigioco. Per quell’errore vennero sospesi l’arbitro Pairetto, gli assistenti Perrotti e Affatato, il quarto uomo Matteo Gariglio, il Var Nasca e l’assistente al Var Valeriani. 

Il dialogo

  • Sala Var: "Torna tutto indietro: questo è buono, ma là dobbiamo mettere la linea, aspetta"
  • Arbitro: “Dammi il recupero!"
  • Sala Var: "Ok"
  • Sala Var: "Bisogna mettere la linea, guarda il piede del 43"
  • Fischio di Pairetto in campo, il gioco riprende
  • Sala Var: "Oh, perché ha ripreso? Ferma, ferma"
  • Sala Var: "Santo Dio, no, no!"

La spiegazione di Rocchi

Tutto nasce da un malinteso fra arbitro e sala Var. Pairetto sente un ok (che in realtà è all’interno di una conversazione fra Var e Avar a proposito delle linee da tracciare per valutare il fuorigioco), lo scambia per un via libera a convalidare il gol e riprendere il gioco, fra lo stupore dei colleghi in sala Var. "Si fa fatica a spiegarla se non con un errore comunicativo - aggiunge Rocchi - . Abbiamo fermato a malincuore tutti e sei, non è accettabile né che l'arbitro riprenda il gioco, né che il Var non dica niente, né che gli assistenti non dicano niente. Qui il check di fatto non è stato fatto. Io ho cercato di capire cosa possa aver portato Luca Pairetto a questa decisione. Probabilmente dà per scontato troppe cose, pensa che la decisione sia buona e l'unica preoccupazione che ha in quel momento è il recupero".

Rocchi: "C'è chi ha fatto di tutto per crearci problemi"

L'utilizzo del Var ha ridotto gli errori in Serie A dell'86%: è uno dei dati emersi dall'incontro di fine stagione dei vertici arbitrali. Una stagione che il designatore Gianluca Rocchi, ha definito "bellissima ma anche molto complessa e pertanto testante per tutti gli arbitri, in particolare per i più giovani, in una fase di ricambio generazione quale stiamo vivendo". Rocchi ha evidenziato come in Serie B la riduzione degli errori sia stato addirittura superiore al 90%  ma ogni sbaglio "fa male, anche perché alcuni potevano essere evitabili. Ci sono stati momenti difficili, c'è chi ha fatto di tutto per crearci problemi ma una buona fetta del mondo del calcio ci ha dato una mano". Il presidente dell'Aia, Alfredo Trentalange, ha definito positiva la stagione "ma non vogliamo fare trionfalismi, alcuni errori non sono mancati e abbiamo ancora tanta voglia di crescere e confrontarci. E' importante comunicare, speriamo di fare presto qualcosa di diverso puntando a smussare toni davanti a situazioni particolarmente critiche".

Formare arbitri sempre più specializzati al Var

E’ uno degli obiettivi per il futuro. "Vedremo se proporre al monitor una figura sempre più specializzata, dividendo i ruoli, una cosa di cui stiamo parlando anche con Fifa e Uefa. Quanto tempo occorrerà? Qualche stagione - ha spiegato Rocchi - perché servirà esperienza. Questa possibilità può aprire una nuova carriera anche agli arbitri che hanno smesso, fra l'altro tante Federazioni straniere stanno chiedendo i nostri addetti al Var". Dal canto suo il presidente Trentalange ha sottolineato la crisi di vocazione (4000 arbitri persi negli ultimi anni) "anche se il doppio tesseramento ha portato nell'ultima stagione a 385 nuovi direttori di gara ci cui 15 donne. Sembra un dato risibile vista appunto la difficoltà della situazione e del sistema ma non è poco. Bisogna trasmettere sempre più l'aspetto di giustizia della figura dell'arbitro e non solo i lati negativi". Da segnalare che fra gli arbitri italiani internazionali c'è chi, come Massimiliano Irrati, è stato impiegato in quasi 90 partite tra arbitro di campo e Var.