Juve, Cda approva bilancio al 30 giugno: rosso di 254 milioni

Serie A
Paolo Aghemo

Paolo Aghemo

I 10 consiglieri hanno affrontato i temi legati al bilancio e alla gestione economica finanziaria che si è chiusa con un passivo (quinto consecutivo) di 254 milioni di euro. Non si è discuesso della posizione di Allegri, che al momento non è in discussione

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Allegri non si discute. Nel senso che la posizione dell’allenatore non è stata proprio oggetto di discussione durante il Cda della Juventus che ha approvato il bilancio al 30 giugno. Sono altre le sedi in cui affrontare i problemi della squadra. Se i risultati del campo sono negativi, i conti sono da profondo rosso. Il passivo supera i 250 milioni di euro. Il consiglio ha indicato le linee del piano di rilancio che nel lungo periodo dovrà riportare la società a una gestione sostenibile. Un processo avviato nell’ultimo mercato con un risparmio di 33 milioni sul costo della rosa. Insieme alla riduzione dei costi, gli altri pilastri sono: investimenti ma sui giovani, come per Vlahovic.  Bene i giocatori esperti, ma senza spese folli, spinta della next gen con la cura del settore giovanile. Invertire la rotta è un imperativo. Anche sul campo. La società sostiene Allegri: tocca a lui ridare fiducia alla squadra e farla rendere al meglio. Il rientro di Locatelli, Rabiot e Alex Sandro aiuterà ad avere più alternative, in attesa di Chiesa e Pogba. L’obiettivo è non allontanarsi dai primi posti e restare dentro la Champions. Per non sprofondare.

La nota del club bianconero

Questa la nota della Juventus: "Il consiglio di amministrazione di Juventus Football Club ha approvato il progetto di bilancio dell'esercizio concluso il 30 giugno 2022. La perdita d'esercizio ammonta a 254 milioni di euro con ricavi pari a 443 milioni di euro.  In netto miglioramento la posizione finanziaria netta della società. Il bilancio in questione è ancora fortemente condizionato dagli effetti della pandemia che, auspicabilmente, sono alle spalle. La stagione attuale, iniziata il 1 luglio 2022, pur influenzata da un contesto non favorevole, prevede un risultato in sensibile miglioramento.  Nel mese di giugno è stato approvato il piano triennale (2022-2025) che delinea le linee strategiche e operative della società. Tale piano conferma sostanzialmente gli obiettivi già contenuti nell'ultima revisione del 2021, quando la pandemia era ancora in pieno svolgimento".

L'analisi dei conti Juve

Questa la sintesi dei risultati pubblicati nel bilancio bianconero. “Per una corretta interpretazione dei dati occorre in primo luogo rilevare che l’esercizio 2021/2022 è stato ancora significativamente penalizzato - come per tutte le società del settore e di numerose altre industry - dal perdurare dell’emergenza sanitaria connessa alla pandemia da Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive imposte da partedelle Autorità. La pandemia ha influenzato in misura rilevante - direttamente e indirettamente - i ricavi da gare, i ricavi da vendite di prodotti e licenze e i proventi da gestione diritti calciatori, con un conseguente inevitabile impatto negativo sia di natura economica che finanziaria.

L’esercizio 2021/2022 chiude con una perdita consolidata di € 254,3 milioni, rispetto alla perdita di € 209,9 milioni dell’esercizio precedente. Nel dettaglio, l’incremento della perdita dell’esercizio - pari a € 44,4 milioni - è principalmente dovuto a minori ricavi per € 37,3 milioni; tale calo è originato da minori diritti televisivi e proventi media per € 64,8 milioni (soprattutto per effetto del minor numero di partite di Campionato e UEFA Champions League rispetto all’esercizio 2020/2021, che beneficiava dello spostamento di alcune partite dalla stagione 2019/2020), parzialmente compensati da maggiori ricavi da gare per € 24,5 milioni (seppur ancora significativamente penalizzati dalla pandemia) e da altre voci minori.

 

A livello civilistico, l’esercizio al 30 giugno 2022 di Juventus chiude con una perdita di € 253,2 milioni (rispetto alla perdita di € 209,5 milioni dell’esercizio precedente); sarà proposto all’Assemblea degli Azionisti di coprire integralmente tale perdita mediante utilizzo della riserva da sovrapprezzo azioni. I costi operativi, gli ammortamenti e accantonamenti netti sono - nel complesso - sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente. I costi operativi risultano in aumento principalmente per il personale tesserato (€ +27,7 milioni) e per i servizi esterni (€ +10,4 milioni), in parte compensato da minori oneri da gestione diritti calciatori (€ -5,5 milioni). A fronte di tali maggiori costi, sono stati registrati minori ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni per complessivi € 31,9 milioni (di cui € 24,1 milioni correlati al personale tesserato).

 

Il patrimonio netto al 30 giugno 2022 è pari a € 169,4 milioni, in aumento rispetto al saldo di € 28,4 milioni del 30 giugno 2021, a seguito del perfezionamento dell’operazione di aumento di capitale a dicembre 2021 (€ +393,8 milioni, al netto dei relativi costi), in parte compensata dalla perdita dell’esercizio (€ -254,3 milioni) e dalla movimentazione della riserva da fair value di attività finanziarie (€ +1,5 milioni). Al 30 giugno 2022 l’indebitamento finanziario netto ammonta a € 153 milioni, in riduzione di € 236,2 milioni rispetto al dato al 30 giugno 2021 (€ 389,2 milioni) a seguito del perfezionamento del predetto aumento di capitale (€ +393,8 milioni), i cui effetti sono stati in parte compensati dai flussi negativi della gestione operativa (€ -32,1 milioni), dai pagamenti netti legati alle Campagne Trasferimenti (€ -110,1 milioni), dagli investimenti in altre immobilizzazioni (€ -1 milione), dall’esborso per oneri finanziari e da altre voci minori (€ -14,4 milioni)".