Gianluca Rocchi: "Dialoghi arbitro-Var pubblici? Ancora troppo presto. Ma ci arriveremo"

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Il designatore degli arbitri di Serie A, intervenuto al Social Football Summit che si è tenuto allo Stadio Olimpico di Roma, ha spiegato perché, dal suo punto di vista, sia ancora troppo presto far ascoltare a tutti in diretta i dialoghi tra gli arbitri e la sala Var. Nel successivo incontro con la stampa, tenutosi in Figc, ha fatto un punto sulle prime sette giornate di campionato

“Dialoghi pubblici tra arbitro e assistenti possono funzionare? Se lo facciamo come il rugby sì, nella F1 sono filtrati. La prima cosa che verrebbe chiesta sarebbe cosa è stato tagliato. È complesso, chi sta in campo e chi sta fuori deve avere una preparazione comunicativa adeguata. Stiamo migliorando tantissimo, anche rispetto all'anno scorso, ma ci vuole ancora tempo. Da parte degli arbitri c'è apertura totale. Non ci sono segreti. Il problema di trasmettere live è che non c'è un filtro. Quello che avviene in campo lo sentirebbe il mondo intero". Così Gianluca Rocchi, designatore dell'Aia, a margine del Social Football Summit che si è tenuto allo stadio Olimpico di Roma. "Perché nel rugby è possibile? C'è un'altra cultura di come lavora l'arbitro, c'è meno stress con un sistema diverso. Gli arbitri italiani stanno lavorando molto per andare verso una comunicazione che sia ascoltabile da tutti, ma stiamo facendo un percorso di crescita. Oggi non potrei mandare un audio live, perché il livello non è ancora adeguato, ma stiamo lavorando tantissimo. Stiamo facendo un lavoro di formazione enorme, in alcuni casi frenarsi non è semplice perché rischi di limitare la tua spontaneità e diventerebbe un problema al contrario", ha aggiunto. "Quanto tempo ci vorrà? Dipende dai risultati, quando ci rendiamo conto di essere pronti. Poi servirà comunque un'autorizzazione generale della Fifa, non possiamo fare come ci pare. L'importante sarà farsi trovare pronti quando sarà il momento", ha concluso.

"Non ricapiterà un caso Juve-Salernitana"

"Fummo accusati di non aver usato una determinata videocamera, che però non avevamo - spiega Rocchi a proposito del gol annullato alla Juve nel finale della partita con la Salernitana, nonostante la posizione di Candreva tenesse tutti in gioco -. Non potevo crocifiggere VAR e AVAR per non aver visto episodio di cui non avevano la camera. Se ce l'avessimo avuta, il risultato probabilmente sarebbe stato diverso. E' un episodio che non ricapiterà più. Nel comunicato che rilasciammo dopo la partita, e che fu travisato, noi non parlammo della bontà della decisione (di annullare il gol di Milik, ndr). In futuro si saranno strumenti che ci potranno dare una mano". 

"Lecce-Monza gara sfortunata, nostra linea per falli di mano è la stessa"

"I tre rigori non concessi nonostante falli di mano in Lecce Monza? Quella purtroppo è stata una partita sfortunata, spero rimanga un caso isolato - ammette Rocchi -. Lì siamo mancati, la linea per i falli di mano è rimasta la stessa dell'anno scorso". 

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"Mourinho? Quando si parla di un arbitro si crea tensione"

"Parole Mourinho dopo gara con Udinese? E' molto intelligente, non dico che volesse spostare l'attenzione ma una cosa di questo genere - prosegue Rocchi -. Agli allenatori chiedo di capire un attimo che quando esprimono un concetto su un arbitro creano ancora più tensione". 

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