Vlahovic e la Juve, i numeri del flop: 0 tiri per l'attaccante bianconero

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Contro il Milan, l'attaccante serbo non si vede mai, a parte il momento in cui lancia Brahim Diaz con un passaggio all'indietro sbagliato. Per lui 0 tiri in tutta la gara e 12 palle perse. Numeri che si riflettono nel momento no della Juve: 4 trasferte senza vittorie, in 40 anni era successo solo una volta

Zero tiri, 9 passaggi sbagliati, tra i quali quello “decisivo” nel lanciare Brahim Diaz verso la porta e verso il gol che ha chiuso Milan-Juve. La partita di Dusan Vlahovic, riassunta in numeri, è un vero disastro. Ai tanti, negativi, messi insieme dall’attaccante bianconero, se ne aggiunge uno, il 78, minuto della gara in cui Allegri lo sostituisce: troppo evidente il fatto che non fosse né in serata né in partita.

Nessuna vittoria in trasferta

Non che il resto della squadra girasse meglio: al termine del match la Juve conterà 21 tiri subiti, record negativo per i bianconeri in questo campionato. E un altro primato al contrario si aggiunge a quelli che la squadra di Allegri sta collezionando: zero vittorie nelle prime 4 trasferte, negli ultimi 40 anni di Serie A era successo solo una volta alla Juve (stagione 1993/94). E quella con il Milan coincide con la seconda sconfitta di fila lontano dallo Stadium, la terza se si conta anche la Champions (contro Monza e Psg le altre due).

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Zero tiri e un "retropassaggio"

Ma torniamo a Vlahovic: inevitabile che finisca sotto processo, quando l’attacco crea così poco, e quel poco che crea lo sbaglia, come sottolineato dallo stesso Allegri al termine della gara. Nemmeno un tiro (non in porta: 0 in generale) da parte del centravanti principe della squadra, 12 palle perse, un solo duello vinto su 4, nove passaggi negativi su 20 totali (praticamente la metà), la macchia di quel tocco all’indietro che innesca Brahim Diaz.


Non si può certo parlare di un avvio di stagione negativo, visti i 5 gol in 8 partite di campionato e quello in Champions che aveva contribuito all’apparente rinascita bianconera, ma ancora una volta Dusan pare aver fallito l’appuntamento decisivo, così come si era spento contro Psg e Benfica, altri due momenti in cui contava non sbagliare. I prossimi impegni? Di nuovo il Maccabi e poi il Torino nel giro di 4 giorni: come dice Allegri, l’unica “medicina” è trovare un filotto che restituisca entusiasmo e faccia scendere la Juve dall’altalena. Trasformando Vlahovic nel trascinatore che i tifosi bianconeri si aspettano di vedere, specie quando il livello della sfida sale.

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