Caso Rosario D'Onofrio, gli atti dalla procura alla FIGC. Le news

L'INCHIESTA

Lorenzo Fontani

La Procura di Milano ha passato alla Figc gli atti relativi all'inchiesta che ha portato lo scorso sabato all'arresto di Rosario D'Onofrio, ex procuratore capo dell'Aia (Associazione Italiana Arbitri), per traffico internazionale di droga. Nel frattempo il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha convocato per domani un Consiglio Federale d'urgenza

L'ARRESTO DI ROSARIO D'ONOFRIO 

La procura di Milano ha inviato gli atti sulla vicenda che riguarda Rosario D'Onofrio alla Figc, che ha convocato d'urgenza un Consiglio federale per domani 15 novembre a Roma. Il procuratore capo dell'Associazione Italiana Arbitri (che si è dimesso) è stato arrestato giovedì scorso per traffico internazionale di droga in un'inchiesta della Dda milanese. La procura federale ha chiesto le carte dell'indagine per andare a fondo sulla vicenda. 

 

L'indagine 

Da quanto emerge negli atti D'Onofrio è stato intercettato, nel marzo del 2020, mentre effettuava alcune consegne di droga tra Milano e la Brianza vestito con una tuta mimetica dell’esercito, in modo da poter circolare indisturbato nonostante le restrizioni imposte dal lockdown. Il 20 maggio dello stesso anno è stato arrestato in flagranza mentre smistava quaranta chili di marijuana. Da allora era stato messo agli arresti domiciliari, ma nonostante questo aveva era stato promosso - nel marzo 2021 - e poi aveva mantenuto la direzione della procura nazionale arbitrale dell’Aia, l’ufficio che si occupa di vigilare sull'operato degli arbitri di calcio. D'Onofrio, alias 'Rambo' o 'Il militare', che per gli inquirenti ha un ruolo di organizzatore del gruppo smantellato dalla Dda milanese è stato interrogato venerdì scorso e si è avvalso della facoltà di non rispondere. 

Domani il consiglio federale

Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha convocato per martedì mattina una riunione d'urgenza del consiglio federale sulla vicenda dell'ormai ex Procuratore dell'Aia. La seduta del consiglio servirà a fare "una riflessione politica" e ad "approfondire" la vicenda. L'Aia ha già fornito alla FIGC tutta la ricostruzione chiesta da Gravina riguardo alla procedura di nomina di D'Onofrio, ribadendo l'impossibilità di un controllo diretto sul curriculum e soprattutto sui precedenti di D'Onofrio con la giustizia. Dopo l'arresto D'Onofrio si è dimesso dall'Aia, i cui vertici hanno appreso con stupore e sgomento la notizia, ovviamente non sospettando assolutamente della 'doppia vita' del procuratore capo.