Agnelli: "Seconde squadre importanti, come dimostrano Miretti e Fagioli"

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Il presidente della Juventus durante la tavola rotonda sul tema seconde squadre: "Alle nazionali arriva un beneficio indiretto, seconde squadre utili per la sostenibilità dei club". Gravina: "Siamo la quarta forza internazionale, ma terzultimi per utilizzo dei giovani formati in casa. Dobbiamo creare strumenti per favorire questa crescita"

Senza Serie A, per la Juventus è comunque una domenica storica. Per la prima volta, infatti, la seconda squadra bianconera giocherà all'Allianz Stadium nella sfida di Serie C contro il Mantova. Una giornata dedicata non solo al calcio giocato, ma anche a riflessioni sul tema attraverso la tavola rotonda, organizzata dalla Juve, dal titolo "Le seconde squadre in Italia e in Europa, modello per il futuro?". "Il passaggio in seconda squadra è utile per la Juventus, ma anche per la sostenibilità poiché si creano giocatori in casa - racconta il presidente della Juventus, Andrea Agnelli - Parliamo di Miretti e Fagioli all'esordio in Nazionale, ma anche di 7-8 giocatori in pianta stabile in Under 20. Una società come la Juventus non è una onlus, non lo fa per le nazionali. A queste deve arrivare un beneficio indiretto, la seconda squadra permette a noi di ridurre i costri della prima squadra".

 

Agnelli: "All'inizio abbiamo tentennato anche noi"

Agnelli ha poi ripercorso le tappe che hanno portato alla creazione della seconda squadra della Juventus, a oggi l'unica in Italia: "Abbiamo percorso questo percorso con tenacia, sin dal mio arrivo - ricorda - Ci è voluto un elemento di discontinuità per realizzarle, abbiamo tentennato anche noi. I giocatori quell'anno non capivano cos'erano, essendo abituati ai prestiti. Dopo qualche ko sono andato al campo e ho detto loro che rappresentavano la Juve, che il valore è la Juventus".

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Gravina: "Seconde squadre utili alla Nazionale"

"Il progetto seconde squadre fa bene alla Nazionale e alla Juventus, chi ha creduto in quel progetto ha effetti positivi, importanti a livello di sistema del calcio italiano". Parla così il presidente della Figc Gabriele Gravina, ospite della tavola rotonda. L'occasione è servita per sottolineare quanto la Federcalcio creda nel progetto seconde squadre per il bene del movimento calcistico italiano: "Basti pensare che la Juventus ha schierato nella seconda squadra 97 giocatori e il 28% ha già esordito in prima squadra - spiega Gravina - Siamo la quarta forza a livello internazionale, ma siamo terzultimi per quanto riguarda l'utilizzo dei giovani formati in casa. Dobbiamo creare strumenti per favorire questa crescita. Entro 60 giorni, massimo 31 gennaio dobbiamo essere in grado di dire cosa bisogna fare per avere le seconde squadre"

Casini: "Vogliamo proporre delle riforme in Consiglio Federale"

Tra gli ospiti dell'evento c'era Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A: "Come Serie A vogliamo proporre una serie di riforme in consiglio federale. Ci servono più società come la Juventus, che però è un caso a parte anche come investimenti. Dobbiamo guardare all’estero. Il tema seconde squadre è portato da altre società. Ci sono squadre di Serie A con tanti prestiti e in vista delle modifiche della FIFA la seconda squadra potrà essere una proposta. Ci sono società che quest’anno hanno dovuto scegliere se continuare a mantenere una squadra femminile oppure se avere un centro sportivo all’altezza. Il tema costi è centrale".

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Ghirelli: "L'Italia ha difficoltà nell'innovare"

Sul tema è intervenuto anche Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro: "L'Italia ha difficoltà nell'innovare. Abbiamo fatto questa riflessione in un momento particolare: dall'altra parte del mondo si svolge un Mondiale, quindi era il momento giusto per parlare di seconde squadre e settore giovanile, in cui passa un asset fortissimo. La situazione stadi è un altro problema perché alcune società non vogliono entrare non avendo lo stadio per far giocare la seconda squadra". 

Morata e Khedira: "Seconde squadre importanti"

Sul tema seconde squadre sono arrivate anche le testimonianze dirette di due ex Juventus: Alvaro Morata e Sami Khedira. Entrambi accomunati dal passato in bianconero, ma anche dell'esperienza in seconda squadra rispettivamente con Real Madrid e Stoccarda. "La seconda squadra è stata un'esperienza importante per me, ti prepara al salto" spiega Morata. Khedira aggiunge: "Il mio consiglio è di investire nelle seconde squadre, la mia esperienza allo Stoccarda è stata fondamentale".