Moggi all'assemblea azionisti Juve: ringrazia Agnelli e gli dona chiavetta su Calciopoli

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Intervenuto a sorpresa durante l'assemblea degli azionisti della Juventus. L'ex direttore generale Luciano Moggi ha ringraziato il presidente Agnelli per le vittorie degli ultimi anni e gli ha consegnato in regalo una chiavetta usb: "Qui ci sono tutte le intercettazioni di Calciopoli, sono 6 anni che ci lavoro. Se si riapre il caso plusvalenze va riaperto anche quello"

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L'assemblea degli azionisti della Juventus è stata vivacizzata dall'intervento a sorpresa di Luciano Moggi, squalificato nel 2006 in seguito all'inchiesta Calciopoli che causò la retrocessione del club in serie B.  L'ex dirigente bianconero, in quanto piccolo azionista del club, ha preso la parola per salutare e ringraziare  Andrea Agnelli, all'ultima assemblea dopo le dimissioni rassegnate a fine novembre. Al presidente uscente Moggi ha anche ha consegnato un pacchetto con dentro una chiavetta usb con dei files relativi a Calciopoli. "Abbiamo fatto molta fatica a farla, qui c’è tutta Calciopoli. Siamo stati indicati come colpevoli di cose che avevano fatto altri - ha detto in uno dei suoi 4 interventi -. La Juventus ha sempre vinto sul campo, mai rubato niente a nessuno. Forse ci hanno rubato qualcosa a noi: nel diluvio di Perugia, oppure l’anno dopo, quando la Roma vinceva il campionato e cambiarono le regole in corsa facendo giocare a Torino Nakata, che decise la partita facendo un gol". Ancora Moggi: "Si canta fratelli d’Italia, poi il team manager della Nazionale è quello che ha falsificato il passaporto di Recoba... Siamo stati indicati colpevoli di cose che hanno fatto gli altri".

L'intervento di Luciano Moggi all'assemblea degli azionisti della Juventus

Il ringraziamento ad Andrea Agnelli

In totale sono stati 4 gli interventi di Moggi, accolto da un applauso dell'assemblea e visibilmente commosso. Sull'inchiesta della Procura di Torino sui conti del club: "Sono venuto per capire, perché non tengo conto di ciò che leggo. Sto sentendo cose sul bilancio della Juventus che non sembrano quelle che sento dalla stampa. E poi sono qui per ringraziare Andrea Agnelli: 9 scudetti non si vincono con facilità. Chi sta dentro sa le difficoltà che si devono superare per vincere. Ringrazio Agnelli, la società però non si è mai difesa, o non ha saputo difendersi o ha lasciato cadere tutto quello che le veniva gettato addosso, per questo è diventata un giocattolo in mano a tanti". Dall'ex direttore generale bianconero anche una critica a Maurizio Arrivabene per le ultime operazioni di mercato: "Questa squadra non ha centrocampo, si dovrebbe prima prendere quelli che danno i palloni agli attaccanti, che adesso non ci sono". 

La storia di Moggi alla Juve e le condanne di Calciopoli

Moggi arrivò alla Juventus nel 1994. Una storia lunga 12 anni da direttore generale del club bianconero, conclusa nel 2006 in seguito allo scandalo di Calciopoli dopo cinque scudetti (escludendo quello non assegnato del 2004/05 e quello revocato della stagione 2005/06 a seguito del processo Calciopoli), una Champions League, una Coppa Italia, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa europea, quattro Supercoppe italiane e una Coppa Intertoto. Dopo Calciopoli Moggi è stato radiato dalla giustizia sportiva. Per quanto riguarda la giustizia ordinaria, Moggi venne condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi di reclusione, pena ridotta in appello a 2 anni e 4 mesi. Ma nel marzo 2015 la Cassazione ha poi annullato la condanna essendo i reati estinti per prescrizione.