Juventus, cosa succede ora dopo la sentenza di penalizzazione sulle plusvalenze

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Francesco Cosatti

Francesco Cosatti

La nuova società deve fronteggiare le conseguenze della sentenza della Corte d'Appello Figc: aspetterà il ricorso o cercherà un sostituto del ds Cherubini (inibito per 16 mesi)? E poi ci sono gli altri due filoni dell'inchiesta sportiva per cui nelle prossime settimane potrebbero arrivare altri deferimenti

JUVE, MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA E REAZIONI LIVE

La notizia dei 15 punti di penalizzazione ha reso ancora più gelida la serata di Torino dove i nuovi dirigenti in sede alla Continassa hanno vissuto la prima vera complicata giornata da quando sono alla guida della Juventus. Sia il presidente Ferrero che l'Ad Scanavino sono stati in contatto costante con i legali che -da remoto- hanno portato avanti le istanze della Juventus davanti al procuratore Chinè. Una giornata - per i dirigenti nuovi e vecchi- passata al telefono dall'ora di pranzo - mentre la squadra si allenava al centro sportivo - fino a tardissima notte. 

La 'questione Cherubini'

La Juve ora in classifica si ritrova a 22 punti, gli stessi di Bologna e Empoli non sarà semplice per Allegri tenere la squadra concentrata dopo un terremoto di tale portata. E più concretamente, al di là dell'impatto emotivo per le squalifiche degli ex dirigenti, ci sarà da affrontare la questione più pratica di Federico Cherubini, il ds inibito per un anno e quattro mesi. Era lui l'uomo di fiducia, a cui, insieme ad Allegri, era stata demandata la gestione sportiva dopo le dimissioni di Agnelli e della vecchia dirigenza . Cosa farà il nuovo CdA: si metterà subito al lavoro per trovare un sostituto o attenderà l'esito del ricorso? 

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L'altro filone plusvalenze e la manovra stipendi

Ma nelle prossime settimane la società del nuovo presidente Ferrero dovrà anche fronteggiare gli altri rami d'indagine sportiva nati dall'inchiesta della procura di Torino. L'altro filone plusvalenze, aperto sulle società che non erano coinvolte nel filone principale, e per la quale entro il 22 febbraio sapremo se si andrà a processo, e soprattutto quello sulla cosiddetta "manovra stipendi" con la Juve che nel periodo del lockdown comunicò la rinuncia a quattro mensilità, salvo poi restituirne tre attraverso la stipula di carte private, ma - secondo l'accusa- violando le norme federali in materia gestionale. A questo ramo dell'indagine appartiene la famosa carta Ronaldo, con il portoghese che vanta un credito di circa 20 milioni di euro. Qui bisognerà aspettare solo pochi giorni, dato che entro fino a fine gennaio arriveranno gli eventuali deferimenti. Non va dimenticata poi l'indagine aperta dalla Uefa, per  potenziali violazioni delle norme sulle licenze e sul fair play finanziario e per l'eventuale mancato rispetto del settlement agreement firmato la scorsa estate. Quanto alla giustizia ordinaria l'appuntamento è per il prossimo 27 marzo quando nell'udienza preliminare per l'inchiesta Prisma verranno discusse le richieste di rinvio a giudizio per falso in bilancio per gli ex dirigenti della Juve e la richiesta della Juve stessa di spostare il procedimento da Torino a Milano, sede della Borsa.

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