Lautaro Martinez: "Al Mondiale col dolore alla caviglia. Da 0 a 7 titoli, non mi fermo"

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Intervistato da Espn, l'attaccante argentino ha rivelato in che condizioni complicate ha dovuto giocare il Mondiale: "Dopo l'ultima partita con l'Inter avevo un dolore insopportabile alla caviglia. Se penso che fino a un anno e mezzo fa non avevo vinto nulla e ora ho sette titoli, mi viene voglia di crescere sempre di più"

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Lautaro Martinez ha vissuto in Qatar un Mondiale difficile, senza segnare un gol se non nei rigori contro l'Olanda ai quarti di finale e perdendo il posto da titolare in favore di Julian Alvarez. La vittoria finale gli ha però restituito tante certezze: "Se penso che fino a un anno e mezzo fa non avevo vinto nulla e ora ho sette titoli, mi viene voglia di crescere sempre di più".

Il Mondiale da infortunato

Eppure il mese in Qatar è stato quasi un'agonia per l'attaccante dell'Inter, come testimoniato nell'intervista a Espn: "Avevo già un dolore sopportabile con l'Inter, poi dopo l'ultima partita contro l'Atalanta era aumentato tantissimo. L'ho detto chiaramente al Ct Scaloni, gli ho chiesto di farmi riposare per arrivare alla prima partita del girone. Ho giocato contro l'Arabia Saudita con infiltrazioni ma non riuscivo ad allenarmi con regolarità, non riuscivo nemmeno a calciare perché il dolore era insopportabile".

Su Julian Alvarez

Da vero uomo squadra, ha così accettato senza problemi di essere finito dietro Julian Alvarez nelle gerarchie del Ct: "Sono stato molto felice del suo rendimento straordinario perché ha dato alla squadra quello che non riuscivo a dare io. Messi mi è stato vicino, mi ha detto di recuperare per bene perché sarei stato molto utile alla squadra anche nei minuti finali". Della vittoria però non ha mai dubitato: "Ho detto in aeroporto a De Paul, prima di partire, che stavolta ce l'avremmo fatta". E poi il futuro. Il legame di Martinez con il suo Paese è forte, così come con il club che lo ha lanciato, il Racing Avellaneda. Tanto da pensare a un ritorno in futuro (che però al momento è lontano): "Sarebbe un sogno tornare a vestire la maglia del Racing. Non so quando, non so in che momento ma sicuramente è una cosa che ho in mente per il futuro. Ne parliamo spesso con la mia compagna".