Juve, caso plusvalenze: Mandragora sentito dai Pm. Le rivelazioni di "la Repubblica"

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A poco più di un mese dall'udienza preliminare fissata per il 27 marzo, i Pm titolari dell'inchiesta "Prisma" sui conti della Juventus stanno continuando a compiere accertamenti. Lo rivela il quotidiano "la Repubblica": gli inquirenti hanno ascoltato Mandragora, per approfondire le operazioni dei diversi passaggi del centrocampista tra Juve e Udinese. Sotto la lente di ingrandimento dei Pm anche i rapporti tra Juve e Atalanta

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In attesa dell’udienza preliminare del 27 marzo, i Pm titolari dell’inchiesta “Prisma” sui conti della Juventus stanno continuando a compiere accertamenti e ascoltare testimoni. Secondo quanto rivelato dal quotidiano “la Repubblica”, sarebbe emerso un nuovo filone di accertamenti, con elementi che potrebbero portare a ulteriori contestazioni al momento del processo. Tutto partirebbe dalla mail del 10 luglio 2020 in cui il dirigente bianconero Claudio Chiellini riportava i debiti con gli altri club, con una soma finale di “30 milioni più agenti”. Per i Pm ci sarebbero quindi delle “side letter” firmate solo dalla Juventus dietro gli “impegni morali” di cui faceva riferimento l’ex Ds Paratici. Per questo motivo gli inquirenti hanno voluto approfondire il caso di Rolando Mandragora: nel 2018 il centrocampista era stato acquistato dall’Udinese per 20 milioni di euro, con una plusvalenza di 13.7 milioni di euro per il club bianconero. Il giocatore era poi stato ricomprato dalla Juventus per 10 milioni più 6 di bonus, restando in prestito in Friuli. Per riprenderlo la Juve aveva usufruito della “recompra”, un’opzione che consente di inserire nel bilancio la plusvalenza. Mentre gli inquirenti sospettano che si trattasse in realtà di un obbligo di riscatto mascherato. Per questo motivo sono stati ascoltati in Procura Mandragora, il padre e agente del calciatore, e il vicepresidente dell’Udinese Campoccia. Nei giorni scorsi, sempre secondo “la Repubblica” sarebbe stato ascoltato anche un ex dirigente bianconero, Maurizio Lombardo, ora alla Roma.

I rapporti tra Juve e Atalanta sotto la lente di ingrandimento dei Pm

Sotto la lente di ingrandimento dei Pm ci sarebbero, secondo la ricostruzione del quotidiano, anche delle scritture non depositate in lega che riguarderebbero rapporti tra la Juve e l’Atalanta, in particolare debiti con il club bergamasco per 14,5 milioni di euro non messi a bilancio. Tra le prove, una scrittura tra Percassi e Paratici del 3 settembre 2020. E gli impegni di riacquisto non federali, secondo gli investigatori, avrebbero riguardato i calciatori Mattiello (per 4 milioni), Muratore, (4 anche lui), Caldara (3,5) e Romero (3 milioni).