Juventus, il 19 aprile è una data clou: le prossime tappe

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Silvia Vallini

Dall'appuntamento di giovedì presso la camera di consiglio con un valore formale alla data importante del 19 aprile, quando il Collegio di Garanzia dello sport si esprimerà sul ricorso dei bianconeri contro la penalizzazione di 15 punti. Cosa succederà nelle prossime settimane in casa Juventus

JUVE, INCHIESTA PRISMA: LE NEWS SULL'UDIENZA PRELIMINARE LIVE

Un mese a tappe tra giustizia ordinaria e sportiva, che può determinare il futuro della Juventus. Il primo appuntamento di giovedì presso la camera di consiglio ha più che altro valore formale e potrebbe affermare un principio: ossia che la federcalcio sarà d’ora in poi tenuta a consegnare le carte richieste dai tesserati a prescindere. Di tutt’altra portata l’udienza preliminare del processo penale che si terrà lunedì a Torino. Il Gup Marco Picco dovrà pronunciarsi in merito alla competenza territoriale. Essendoci tra i capi d’accusa l’aggiotaggio, la Juventus – in quanto società quotata – ha chiesto infatti di trasferire la competenza a Milano, sede della borsa, o a Roma dove si trovano i server di piazza affari. La decisione può anche essere rinviata alla Cassazione e i tempi si allungherebbero notevolmente. Ma il Gup dovrà soprattutto decidere se rinviare a giudizio la Juventus e i 12 ex tesserati. La Juventus, in quanto persona giuridica, anche in caso di colpevolezza al termine del processo rischia solo una pena pecuniaria. 

Il 19 aprile è la data da circolino rosso

Ma dal tribunale di Torino potrebbe comunque emergere un risvolto significativo anche dal punto di vista sportivo: se si andasse verso l’archiviazione, infatti, alla giustizia sportiva verrebbe a mancare una sponda rilevante. Sotto questo aspetto, in ogni caso, la data clou è quella del 19 aprile: quel giorno il Collegio di Garanzia dello sport si esprimerà sul ricorso della Juventus contro la penalizzazione di 15 punti. Diverse le ipotesi. Il Collegio può confermare la sentenza, oppure annullarla se stabilisce che non c’erano gli estremi per accogliere la richiesta di revocazione. Oppure ancora può rimandare il tutto alla Corte d’Appello Federale per sanare i vizi di forma ravvisati o per riformulare capi di accusa e quantificazione della penalizzazione. Si pronuncerà anche sulle Carte covisoc per un’eventuale retrodatazione delle indagini che cambierebbe tutto: scenario remoto alla luce del contenuto effettivo rinvenuto nelle carte stesse. Intanto a fine marzo si chiude il filone d’indagine della procura federale sulla manovra stipendi, i compensi fittizi agli agenti e le plusvalenze non ancora giudicate. Manovra stipendi che, sia sotto il profilo penale che sportivo rappresenta il terreno più insidioso per la Juventus.