Torino-Roma, Mourinho: "Sicuri che la Juve non abbia 59 punti? Siamo in Italia..."

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Il tecnico portoghese non confida troppo nel terzo posto conquistato dalla sua squadra con la vittoria a Torino: "Se tolgono la penalizzazione, saremmo quarti". Una frecciatina anche alla Lazio: "Noi siamo il nostro più grande avversario. Con una rosa limitata non ci facciamo buttare fuori da nessuna competizione e non perdiamo partite per avere più possibilità di vincerne altre"

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Josè Mourinho tiene i piedi per terra, per ragioni di campo e non solo, nonostante la vittoria della Roma a Torino. Nel post-partita ai microfoni di Dazn, il tecnico giallorosso è sembrato scettico sul momentaneo terzo posto della sua squadra: "Sicuro che la Juve non abbia 59 punti? Così saremmo quarti, siamo in Italia...", ha scherzato con un sorriso.

"Noi vogliamo vincere ovunque"

Il portoghese ha rivendicato il successo con il minimo scarto: "L'obiettivo del calcio è fare un gol in più dell'avversario, vincere cercando di sfruttare le tue qualità e nascondendo i tuoi problemi". Mourinho ha esaltato anche la mentalità della sua squadra, non mancando di riservare una frecciata velata alla Lazio: "L'avversario che mi preoccupa di più? Noi stessi, perché noi pensiamo come una grande squadra, non ci facciamo cacciare da nessuna competizione, non perdiamo una partita per avere più possibilità in quella dopo. La rosa ha dei limiti, forse ora abbiamo perso anche Solbakken per tutta la stagione dopo Karsdorsp, abbiamo di nuovo tre partite a settimana, non so dire cosa sia più importante tra Udinese e Feyenoord".

La scelta di giocare senza centravanti

Scendendo nell'analisi tattica, Mourinho ha spiegato la volontà di non far partire un centravanti di ruolo titolare: "C'era bisogno di gente veloce nell'uno contro uno, spesso le squadre di Juric mettono in tasca i centravanti avversari, dovevamo trovare la profondità da attaccare con Dybala che veniva fuori. Al tempo stesso mi mancava un po' di personalità con Ibanez, Pellegrini e Matic in panchina e giocatori che finora avevano visto poco il campo". Un commento anche sul giovane fischietto Colombo: "Arbitro giovane con un criterio uguale da entrambe le parti, mi è piaciuto molto, ha lasciato giocare tanto". Più criptico sulle ragioni del mancato utilizzo di Belotti: "Ho spiegato a lui perché non ha giocato, l'importante è la sua risposta e che noi abbiamo vinto, queste cose restano tra noi. Lazio-Juve? Saremo in aereo, non la guarderò".