Juventus, da Vlahovic a Pogba segnali di risveglio per Allegri

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Giovanni Guardalà

Il ritorno alla vittoria contro il Lecce non è l'unica buona notizia per Massimiliano Allegri. I tre punti preziosi per la rincorsa di un posto nella prossima Champions League sono ancora più belli per il ritorno a gol dopo tre mesi di Dusan Vlahovic, per la prima rete in bianconero di Paredes e soprattutto per i segnali finalmente di crescita mostrati da Paul Pogba, possibile valore aggiunto in questo decisivo finale di stagione dei bianconeri

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La vittoria è arrivata dopo appena un punto nelle ultime 4 partite. Ed è arrivata con la prima rete in bianconero di Paredes e con il ritorno al gol di Dusan Vlahovic che in campionato non segnava da quasi 3 mesi. I 3 punti erano fondamentali alla vigilia di uno degli scontri diretti che attendono la Juventus. Domenica giocherà a Bergamo e si gioca una buona fetta di zona Champions. Dei segnali positivi si è detto, ma ci sono aspetti che preoccupano Allegri perché ancora una volta, come accaduto a Bologna, la Juventus ha creato tanto e sprecato moltissimo rischiando nel finale di subire la rimonta. Emblema della serata il contropiede condotto malissimo da Chiesa che ha fatto imbestialire Allegri. L'allenatore della Juventus si può consolare per altri aspetti. A cominciare da Pogba. La condizione migliore è ancora lontana, ma contro il Lecce ha fatto vedere sprazzi di Pogba che potranno essere decisivi per il finale di stagione. Un finale che Allegri dovrà gestire al meglio soprattutto per quanto riguarda la fascia destra. Il grave infortunio di De Sciglio, lesione del crociato anteriore destro, lo priverà di una alternativa a Cuadrado, e non avrà nemmeno il giovane Soulé, spesso utilizzato da quella parte, perché convocato per il mondiale under 20. Ma se Vlahovic riprenderà a segnare con continuità, Chiesa sarà più concreto e Pogba crescerà di condizione, al di là di quei problemi,  Allegri può pensare al  finale di stagione con maggiore ottimismo