Torino, Buongiorno a Superga legge nome dei caduti
torinoGiornata carica di emozioni in casa Torino con la commemorazione del 74^anno della tragedia di Superga. La giornata, iniziata al Cimitero Monumentale e proseguita con l'inaugurazione di un parco dedicato a Valentino Mazzola, ha avuto il suo momento culminante con la Messa nella Basilica di Superga, con tutta la squadra presente, e la lettura dei 31 nomi dei caduti da parte di Alessandro Buongiorno, ieri al primo gol in serie A proprio al minuto numero 31
Il 4 maggio è il giorno in cui il popolo del Toro si ritrova. Senza differenze di età, i più anziani, quelli che del Grande Torino hanno un ricordo vivo e reale, e i bambini che trascinati dai loro papà hanno abbracciato una fede che non è certo assecondata dai risultati. Una giornata lunga, in cui lacrime e sorrisi, si alternano fra di loro. E' stato così anche per il 74^anniversario della Tragedia che ha portato via 31 vite. 31 un numero che ritorna nella storia granata: l'ultima volta ieri per fissare il gol del vantaggio granata sul campo della Sampdoria. La prima rete in serie A di Alessandro Buongiorno, il giovane capitano nato e cresciuto a pane e Toro che ha vissuto il suo 4 maggio più bello fra sorrisi e pacche sulle spalle degli oltre cinquemila tifosi che hanno accompagnato la squadra di Ivan Juric nel "sacro pellegrinaggio". La lettura delle vittime sulla lapide dietro la Basilica il culmine di una giornata granata dall'inizio alla fine
Dedicato un parco a Valentino Mazzola
La giornata si era aperta con la commemorazione dei defunti all'interno del Cimitero Monumentale. Subito dopo l'inaugurazione del parco dedicato a Valentino Mazzola, situato all’interno di piazza Galimberti (Borgo Filadelfia), a poche centinaia di metri in linea d’aria dallo stadio Filadelfia. Presente oltre al sindaco Lo Russo anche il presidente del Torino Urbano Cairo oltre alla nipote di Valentino Mazzola. Più di 200 i tifosi già presenti di prima mattina che poi si sono trasferiti allo stadio Filadelfia per l'allenamento della squadra a porte aperte. La folla è cresciuto per arrivare almeno a 500 spettatori che hanno applaudito Juric e i suoi ragazzi reduci dalla vittoria contro la Sampdoria. Poi il pelleginaggio verso Superga di tanti tifosi con tutti mezzi, molti a piedi. Alla fine due ali di folla hanno aspettato e applaudito la squadra che è arrivata per la funzione officiata in Basilica da don Robella: "Date tutto, rendete i tifosi orgogliosi, non vi sarà chiesto altro" questa la sintesi della sua toccante omelia. Commozione diffusa dentro e fuori la Basilica e poi, dopo i nomi dei caduti letti da Buongiorno il lento defluire del popolo granata per una festa che nasce da una tragedia ma che non finisce mai