Monza-Napoli, Spalletti: "Situazione contratto molto chiara ma ne parlerà la società"

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Dopo i festeggiamenti per la vittoria dello scudetto e alla vigilia del match con il Monza, l'allenatore del Napoli parla anche della situazione relativa al suo contratto, reduce dall'incontro a cena con De Laurentiis: "Tutto molto chiaro, ma ne parlerà la società quando lo riterrà opportuno. Difficile fare riunioni nei ristoranti di Napoli, si mangia troppo bene". Sul rapporto con Napoli: "Qui c'è un sole che ti fa l'abbronzatura azzurra"

CENA SPALLETTI-DE LAURENTIIS: COME E' ANDATA - MONZA-NAPOLI LIVE

Con lo scudetto in tasca, il Napoli torna in campo contro il Monza (domenica alle 15), ma nelle ultime ore è stata soprattutto la questione del contratto di Spalletti a tenere banco, con l'incontro a cena tra l'allenatore e De Laurentiis. Argomenti di cui Spalletti ha parlato nella conferenza della vigilia (la sua prima da campione d'Italia), con il tecnico accolto dall'applauso dei giornalisti in sala stampa.

"Contratto? Ne parlerà la società"

"Fare riunione nei ristoranti di Napoli è difficile, hai sempre la bocca piena di cose buonissime... Quello che è venuto fuori dalla cena di ieri sera è tutto molto chiaro ma i dettagli è giusto che li esponga la società quando lo riterrà opportuno. Non posso passare davanti alla società. Ne parlerà il club quando vorrà, è corretto così. Io continuo a lavorare. Tutte le domande su questo argomento avranno la stessa risposta".


In un clima molto disteso, i giornalisti hanno poi cercato di tornare sulla questione a più riprese, ma Spalletti ha risposto sempre in modo scherzoso, dribblando le domande: "Sono soddisfatto, abbiamo passato una bella serata, perché il presidente sa scegliere sempre ottimi vini, mentre io me ne intendo poco. Io ho detto quello che dovevo dire, e sono soddisfatto. Comunque no, non si può scrivere che ho fatto richieste di soldi", ha aggiunto ridendo.

A caccia del record di punti

Vinto lo scudetto, il Napoli adesso può puntare a superare il record dei 91 punti conquistati con Sarri: "Si, può essere uno stimolo importante. Ci saranno stadi pieni da tutte le parti, con pezzi di cuore azzurro, dove noi passeremo. Per cui bisogna far bene. Per noi inizia una nuova fase, dobbiamo alternare i festeggiamenti, come giusto che sia, al campo. Vogliamo continuare a giocare un buon calcio anche se abbiamo chiuso in anticipo il discorso scudetto. Ho trovato perfetto quanto fatto con la Fiorentina dopo due notti di festeggiamenti. Tutti si aspettavano una squadra più scarica e invece siamo stati sul pezzo".

I momenti clou

"Quando è maturata la consapevolezza che il Napoli avrebbe vinto lo scudetto? Ci sono tanti momenti, ma c'era quell'obiettivo sin da quando sono arrivato. Le allusioni che fate sul fatto che io non credevo non mi stanno bene e reagirò su quello. Quando mi avete chiesto se mi piaceva la squadra costruita io ho sempre risposto sì, conservo ancora gli articoli di giornale. Nel percorso c'è il campionato, ma anche tutti i timori iniziali che la squadra ha superato. La mentalità vincente si costruisce dall'inizio nel parlare, nell'allenarsi, nel frequentare l'ambiente, nelle riunione, nello scrivere delle cose nel gruppo, nella palestra".

Il rapporto con Napoli

"Essendo uno rigido sui festeggiamenti, sull'impostazione del lavoro, quando si tratta di Napoli e del sole di Napoli diventa impossibile non farsi baciare perché è un sole che ti fa l'abbronzatura azzurra. Io ho sempre lo stesso obiettivo, difendere squadra e società per quello che mi è possibile. Poi si lavora anche su quello che può essere il rapporto con l'ambiente. Se si tratta di Napoli può dare moltissimo, è stata una delle mie prime relazioni avute col presidente, far emergere questo amore che era sotto la cenere, riportare tutti allo stadio. E quando ci riesci ti viene riconosciuto, come io ho sempre riconosciuto al nostro pubblico che ci può dare tantissimo. Abbiamo affrontato insieme tutte le partite e ci hanno dimostrato la loro forza. Mi ripaga di tutte le notti sveglio ad amare il Napoli, ho dato tutto me stesso e pure di più. Sono felice anche io".

La formazione contro il Monza

Alla richiesta di un giornalista che, a scudetto ormai vinto, chiede in anteprima tutta la formazione, Spalletti risponde scherzosamente: "Non so: voi chi volete che giochi? Bisogna fare le cose correttamente e dare a turno un po' di spazio a chi non ha giocato precedentemente, due o tre a partita. Poi con l'Inter faremo un discorso differente. Vi dico che gioca dall'inizio Bereszynski".

"Possiamo aprire un ciclo"

"Mi è piaciuto aver dato tutto me stesso. La società ha fatto un grandissimo lavoro per riorganizzare la squadra. Quando parlo di passi corretti significa vincere e valorizzare la rosa. Ci aspetta un futuro brillante. Mi hanno dato la possibilità di lavorare in un certo modo, portando giocatori giovani carichi di qualità e disponibilità. Si può aprire un ciclo con questa squadra".

Sul suo "calcio totale"

"Calcio totale? Lo definirei più un calcio senza tempo, perché può essere importante quello che abbiamo visto tempo fa o quello che proponiamo di nuovo adesso o perché ora con i cinque cambi i calciatori non hanno il tempo necessario per esprimersi. Elmas ad esempio è uno senza tempo, perché lo metti dall'inizio e fa le stesse cose che fa negli ultimi minuti, fa quello che è necessario. Il calcio è senza tempo, devi beccare tutte le esperienze e portarle nel tuo bagaglio".

Sul Monza e Palladino

"Il Monza è un cliente scomodo, gioca un calcio bellissimo, ha un allenatore bravissimo che avrà un futuro importante, ha dirigenti che sanno vedore dentro la testa delle persone. Galliani sa scegliere le persone giuste ed hanno ben strutturato cosa vogliono fare, giocando a campo aperto e riportano sempre la palla dietro sui 3 centrali per costruire da dietro e crearsi spazio. Proveremo a stare attenti a non prendere ripartenze e azioni in velocità, ma sarà difficile comandare il gioco perché hanno tecnica, poi c'è Petagna che conosciamo anche come uomo e c'è da vincere la partita per andare al di là dei traguardi di punteggi".

La vittoria di tutto lo staff

"L'abbraccio con Santoro (il team manager del Napoli, ndr)? "Con Santoro ho legato subito, è uno che è nato negli uffici e sa traslocare la scrivania in campo ed il campo dentro gli uffici Ha cultura, sa consigliare, è uno che tutti vorrebbero lavorarci insieme. Ci ritroviamo qui la mattina presto, andiamo via la sera tardi. Anzi lui va via, io resto qui (ride, ndr) ed abbiamo passato tante ore insieme. Quando è arrivato quel momento ci siamo liberati di quanto accumulato. Di situazioni di campo ce ne sono tante, vedere i rimbalzi di tutta la panchina, magazzinieri, massaggiatori, i sorrisi ad ogni vittoria, sono tutte immagini molto belle. Ho collaboratori splendidi, anche tecnici, non ci manca niente, mi hanno dato una mano importantissima, ringrazio tutti. Sul calcio giocato, le conferenze, va tutto di pari passo, se giochi bene è più facile, se giochi male a pallone è difficile spiegare ciò che non piace vedere. Quest'anno mi avete dato una mano enorme per fare questo risultato, l'anno scorso un po' meno. Dentro il risultato c'è anche il lavoro dei giornalisti. Vi ringrazio e ricambio l'applauso".

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