Bologna-Napoli, Spalletti: "Penso a festeggiare, non rispondo a De Laurentiis"

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Spalletti subito dopo il 2-2 col Bologna: "Di Napoli e della squadra mi restano tantissime cose, il sentimento della città è quello che fa la differenza”. Poi evita la polemica con De Laurentiis: "Non lo commento le sue parole, sono organizzato mentalmente per festeggiare con il popolo e i calciatori"

BOLOGNA-NAPOLI 2-2: GOL E HIGHLIGHTS

"Cosa mi resta di Napoli? Tantissime cose. Per costruire quello che abbiamo fatto ci vogliono tutte le componenti, ma il sentimento della città è quello che fa la differenza". Queste le parole di Luciano Spalletti al termine di Bologna-Napoli, match finito 2-2. L’allenatore ha poi aggiunto sul suo legame con la città: "È ciò che motiva e dà qualità. Basta viaggiare per Napoli ed incontrare la gente per risollevarsi".

"Tatuaggio scudetto? Avrei fatto tutto il braccio..."

Su De Laurentiis, che in settimana aveva detto che restare a Napoli è un privilegio e non un obbligo, chiamando in causa indirettamente Spalletti: "Non commento le sue parole, sono organizzato mentalmente nel festeggiare con il popolo e i calciatori che meritano il meglio possibile, sono dentro questi festeggiamenti e oggi abbiamo fatto una grande partita". Sul suo tatuaggio con lo scudetto del Napoli: "È un “prurito” che si sente addosso, si va a guardare cosa c’è e sono contento di averlo portato in superficie, magari vado a fare tutto il braccio perché ci sono altre cose da mettere in evidenza..."

Aurelio de Laurentis nel corso della conferenza stampa di presentazione del ritiro della squadra del Napoli in Trentino, nella sede di Castelvolturno.  Napoli 18 Maggio 2023. ANSA/CESARE ABBATE/

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"Osimhen ha un futuro importante in qualsiasi squadra giocherà..."

Infine l'allenatore del Napoli parla dei suoi gioielli: "Osimhen? Bisognava indiviudare le caratterstiche e trovare le strade per servirlo bene: lui è bravo, feroce e avrà un futuro importante in qualsiasi squadra possa giocare". Poi aggiunge: "È un bravo ragazzo, si fa voler bene dai compagni perché è lui che risolve le situazioni della squadra anche se ha molte cose da imparare, ma lo sa e diventerà ulteriormente un top player." Poi su Kvara: "Più lo vedo e più mi piace e mi convinco che sia fortissimo, chiaro che se non gli si dà una mano diventa più difficile, volevo che venisse a legare di più perché lui sa gestire bene situazioni che liberano possibilità di sviluppo". 

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