Inzaghi dopo Torino-Inter: "City? Ce la giocheremo con le nostre armi"
interL'allenatore nerazzurro commenta il successo in casa del Torino che chiude il campionato: "Oggi volevo vincere per onorare il campionato, i ragazzi sono stati molto bravi". Ma il pensiero è già alla Champions: "Ce la giocheremo con le nostre armi. Dovremo essere bravi a soffrire insieme quando ci sarà da soffrire, avremo questa settimana per prepararci nel migliore dei modi"
Il campionato dell'Inter si chiude con una vittoria. La firma del gol decisivo a Torino porta il nome di Brozovic, servito da Lukaku: due giocatori che saranno tra i ballottaggi di Inzaghi in vista della finalissima di Champions contro il Manchester City. "Mi mettono in difficoltà quotidianamente per quanto riguarda la formazione - ha detto l'allenatore al termine della sfida in terra piemontese -. Domani avremo un giorno di riposo, poi ci sarà una settimana intensa. Sarà la 57^ partita e grazie alle 56 che abbiamo fatto fino ad oggi ci siamo meritati questa gara che sarà la più importante. È anche grazie alle sconfitte che siamo cresciuti. Oggi volevo vincere, perché lo dobbiamo alla nostra società e ai nostri tifosi che anche oggi sono stati splendidi. Volevamo consolidare la nostra posizione in classifica, nelle ultime 9 in campionato ne abbiamo vinte 8. Volevamo fare una partita seria e onorare il campionato, complimenti al Torino perché ti mette sempre in difficoltà".
"Col City dovremo soffrire insieme, ma ce la giocheremo con le nostre armi"
Il mister nerazzurro ha poi spiegato quali sono stati i segreti dietro la crescita della squadra: "I giocatori importanti, come Brozovic e Lukaku, per cinque mesi abbondanti non li abbiamo avuti - ha aggiunto -. Non deve essere un alibi, ma per noi sono due giocatori importantissimi. Poi è normale che le vittorie e i trofei danno consapevolezza, la squadra è cresciuta, negli ultimi due mesi e mezzo abbiamo fatto cose straordinarie che ci hanno permesso di risistemare la classifica - dove a febbraio eravamo lontani dalla zona Champions - e arrivare a una finale che era un grande sogno. Ce la giocheremo con le nostre armi sapendo che affronteremo una squadra di valore. Dovremo essere bravi a soffrire insieme quando ci sarà da soffrire, a giocare a calcio perché bisognerà togliere un po’ di possesso al City. Avremo questa settimana per prepararci nel migliore dei modi, sperando di recuperare chi oggi era assente. Aspettiamo questa sfida con ansia, ma voglio fare un plauso ai ragazzi perché giocare una partita così oggi, contro ragazzi che si giocavano anche un posto per l'Europa, sono stati molto molto bravi".
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"In casa Inzaghi si tocca spesso il tasto Champions"
L'allenatore ha parlato infine delle sensazioni personali in vista di Istanbul: "È un’emozione molto grande giocarsi la finale, ma fortunatamente finora avevamo tanto cose in ballo - ha concluso Inzaghi -, quindi da adesso me la gusterò di più insieme a tutto il mondo Inter. Tutti hanno tenuto una concentrazione altissima e andremo lì con tantissima fiducia. Se ho parlato con Filippo? Sono 25 anni che parliamo di Champions in casa Inzaghi: attraverso i suoi trionfi, i miei 4 gol, le qualificazioni recenti. È un tasto che tocchiamo spesso".
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Dopo l'1-0 in casa del Torino ha parlato anche il capitano Handanovic che ha raggiunto Cordoba nella top ten delle presenze all time con la maglia dell’Inter (decimi ex aequo con 455): "A Istanbul servirà la partita della stagione, forse della vita - ha detto -. La mia ultima in nerazzurro? Non lo so, c'è ancora una settimana per lavorare e pensare alla partita, poi si penserà alle cose personali”.
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Gosens: "Un sogno, abbiamo qualità per battere il City"
Robin Gosens ha parlato ai microfoni di Sky, al termine del successo sul campo del Torino. Ora testa all'appuntamento con la storia a Istanbul: "Alla fine stiamo vivendo un sogno, la finale di Champions è la partita più grande che esista a livello di club. Siamo tutti orgogliosi ma consapevoli di essercela meritata sul campo. Non andiamo a tifare un'altra squadra ma per vincere". Sulle possibilità di successo: "Nel calcio può succedere di tutto. Ci siamo meritati quella finale, sappiamo che dobbiamo soffrire ma che abbiamo le qualità per battere il City. Abbiamo visto le partite, la loro forza è la grande mobilità. Danno e vanno senza palla, non c'è giocatore che mantenga il suo ruolo e questo rende il City pericoloso. Ma abbiamo una settimana per trovare le soluzioni e metterli in difficoltà".Infine un bilancio personale: "Sto molto meglio rispetto all'inizio, sono quasi triste che finisce perché mi sento bene. Ma voglio chiudere alla grande per andare in Nazionale, poi dopo le vacanze ricominciare alla grande perché voglio dimostrare ancora tanto".