Monza, Berlusconi: "Galliani è della partita, il sogno di papà va avanti"

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06 lug 2023 - 11:01

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Sul futuro del Monza arrivano le parole di Pier Silvio Berlusconi: "Noi figli troveremo il modo di portare avanti il sogno di papà al meglio". Il secondogenito di Silvio Berlusconi ha speso parole importanti per Galliani: "E' al centro della partita, e menomale che c'è lui, è il più bravo a gestire una squadra di calcio". Intanto è stato reso pubblico il testamento dell'ex presidente del Consiglio

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"Noi figli troveremo il modo di portare avanti il sogno di papà al meglio": sono le parole di Pier Silvio Berlusconi in riferimento al Monza, a margine della presentazione dei palinsesti Mediaset. Il secondogenito di Silvio Berlusconi ha poi speso parole importanti per Galliani: "Al centro della partita c’è Adriano Galliani, e menomale che c’è, è il più bravo a gestire una squadra di calcio, lo dico con affetto e stima ma anche con razionalità."

Reso pubblico il testamento di Silvio Berlusconi

Intanto nella giornata di ieri è stato aperto il testamento di Silvio Berlusconi, morto lo scorso 12 giugno. Le sue ultime volontà sono state rese note davanti a due testimoni. Oggi sono stati resi pubblici i dettagli: i due figli maggiori raggiungono insieme il 53% del gruppo con quote paritarie, ma un comunicato della holding di famiglia chiarisce: "A nessuno il controllo solitario dell'azieda". Legato di 100 milioni al fratello Paolo, altri 100 alla compagna Marta Fascina, 30 milioni a Dell’Utri. CLICCA QUI PER IL TESTAMENTO DI SILVIO BERLUSCONI

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LA STORIA

Dall'Arena a Zac: l'alfabeto di Berlusconi

Silvio Berlusconi dalla A alla Z. Gli elicotteri, la Cavalcata delle Valchirie e il credo calcistico: difesa a quattro, 'padroni del campo e del gioco', mai con un solo attaccante. L'Edilnord ('quando i miei ragazzi facevano 24 passaggi di fila'), i pupilli e Adriano Galliani. La chitarra da Giannino e l'utopia del 1986: 'Ricordatevi che chi ci crede, vince' di Marco Salami I FUNERALI DI BERLUSCONI IN DIRETTA STREAMING

A COME ARENA CIVICA

Che non è solo la prima lettera del suo alfabeto ma anche l'ouverture del suo nuovo Milan. Presentato nel 1986. In maniera trionfale, da film. Come sbattere i pugni su una scrivania. Il messaggio era farsi sentire, da chiunque. Quel giorno Berlusconi e la squadra atterrarono in elicottero sull'Arena di Milano, sulle note della Cavalcata delle Valchirie di Wagner. Quella di Apocalypse Now di Francis Ford Coppola.

B COME B, BERLUSCONI E BRIANZA

B come la Serie, nel paradosso del ritrovarsi all'inferno col diavolo come stemma e mantra, le fiamme che i tifosi videro per davvero con le retrocessioni del 1980 e del 1982, mentre l'Italia Mundial saliva in cima al pianeta calcio. B come Berlusconi, che salva una squadra sull'orlo del fallimento. B come Brianza, quella del Monza ma anche di Arcore, quartier generale dei summit più importanti.

C COME CAPELLO E CARLO

Perché i grandi allenatori della storia del Milan sono stati quattro: il primo fu Nereo Rocco, il parón delle prime due Coppe dei campioni Gli altri simboli si sono intrecciati con l'epopea sportiva di Berlusconi e, tutti, coi trionfi in Europa, la coppa manifesto del Milan. Sacchi (vedere lettera S), poi Capello, poi Carlo Ancelotti.