Juventus, Pogba: "Voglio dimostrare che non sono debole, non mi arrenderò mai"

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Le parole del centrocampista bianconero ad Al Jazeera: "Possono parlare male di me, ma io non mi arrenderò mai. Caso estorsioni? Ho pensato di non giocare più, il denaro cambia le persone e può distruggere una famiglia"

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Far ricredere i critici. È l'obiettivo di Paul Pogba, a caccia del riscatto dopo una stagione in ombra per via degli infortuni. Un tema affrontato dal centrocampista della Juventus in un'intervista ad Al Jazeera, rispondendo a coloro che hanno criticato il suo rendimento: "Voglio fargli rimangiare le parole, voglio mostrare loro che non sono debole. Possono parlare male di me, ma non mi arrenderò mai". Il centrocampista francese ha iniziato la stagione con due presenze contro Bologna ed Empoli, per un totale di 52 minuti. Nel match contro i toscani, Pogba ha accusato un nuovo problema muscolare, ma gli esami hanno escluso lesioni. 

"Estorsioni? Ho pensato di non giocare più"

Pogba ha parlato anche del caso estorsioni di un anno fa, che ha portato alla denuncia del fratello Mathias e di altri tre uomini con l'accusa di tentata estorsione e associazione a delinquere. Un caso che verrà discusso il prossimo 15 settembre al tribunale di Parigi: "Il denaro cambia le persone, può distruggere una famiglia e creare una guerra - ammette Paul - A volte pensavo: 'Non voglio più soldi, non voglio più giocare a calcio. Voglio stare con persone normali, così mi ameranno per quello che sono, non per la fama o i soldi'. A volte è dura". 

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