Juventus: Rabiot è sotto tono, ma Szczesny si riscatta

Serie A
Giovanni Guardalà

Giovanni Guardalà

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Dopo il pari con l'Atalanta, sono due gli aspetti positivi che Massimiliano Allegri può portare a casa, il risultato e i zero gol subiti. Sul piano delle prestazioni, nelle ultime tre uscite la Juventus ha avuto una involuzione ma il fatto che l'allenatore ha gli uomini contati può essere in parte una giustificazione. Delude fin qui il rendimento di Rabiot, mentre dopo la notte da incubo contro il Sassuolo Szczesny ha sfoderato una prova super

ATALANTA-JUVENTUS 0-0: GLI HIGHLIGHTS

Gli aspetti positivi che Allegri si porta a casa sono fondamentalmente due. Il risultato e aver tenuto lo zero nella casella dei gol subiti. Il primo tempo è stato equilibrato per non dire noioso. Si è visto davvero poco da una parte e dall'altra. Meglio il secondo tempo con il solito volonteroso Chiesa, a volte al limite dell'egoismo, ma da parte Juve poco altro. Certo, Allegri non ha potuto incidere con i cambi.

 

Nel reparto d'attacco aveva gli uomini contati e, senza Vlahovic e Milik, ha potuto inserire il solo giovanissimo Yildiz al posto di Kean reduce da infortunio e alla prima da titolare. Questo aspetto di certo può in parte giustificare una prestazione poco produttiva li davanti e votata prevalentemente alla fase difensiva, ma è altrettanto vero che sul piano della prestazione nelle ultime tre partite, rispetto alla bella Juve vista contro la Lazio, c'è stata una involuzione.

 

Alcuni uomini sono lontani dalla migliore condizione. Rabiot su tutti. Dopo una stagione straordinaria, il centrocampista francese appare sotto tono e lontanissimo dal rendimento di qualche mese fa. Con il miglior Rabiot crescerebbe di certo anche il rendimento della squadra. Allegri però si può consolare con Szczesny: dopo la notte da incubo di Reggio Emilia, se la porta è rimasta inviolata è tutto merito suo. E adesso testa al derby.