Roma, tra attacco in crescita e difesa da migliorare: il bilancio alla sosta

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Paolo Assogna

Paolo Assogna

La squadra di Mourinho ha risolto le carenze offensive grazie al contributo di Belotti e Lukaku. In difesa, però, i giallorossi devono fare i conti con una involuzione legata a quattro problemi

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Il rapporto tra occasioni create e gol realizzati era uno dei problemi della Roma nell’ultimo campionato. Tutto risolto grazie alle conferme provenienti dal solito immenso Lukaku e alla rinascita di Belotti che hanno messo sostanza dentro l’area di rigore. Non hanno bisogno di una grande varietà di schemi offensivi, è sufficiente un minimo mix di verticalità e palloni invitanti dalle fasce per produrre un elevato numero di gol. Le reti realizzate su azione ci confermano il peso specifico determinante di Lukaku e Belotti nella Roma, che nella stagione scorsa si era salvata soprattutto grazie alle realizzazioni su palla inattiva. 

Una difesa da migliorare

La classifica dice, però, che ci sono diverse cose da migliorare, a cominciare dalla fase difensiva. Dodici i gol subiti in otto partite che mettono la Roma in fondo alla classifica delle prime 10. I motivi dell’involuzione sono diversi: il pessimo inizio di Rui Patricio, l’assenza di un leader di reparto come Smalling, i ritardi di Ndicka e la difficoltà di sostituire carattere e intensità di due guerrieri come Ibanez e Matic Qualche lieve miglioramento nelle ultime uscite si è intravisto, ma è chiaro che bisognerà attendere avversarie di maggior spessore offensivo per capire se la crisi della fase difensiva possa considerarsi effettivamente terminata.

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