Milan-Juventus, Allegri: "La vittoria non cambia nulla, l'obiettivo è la Champions"

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L'allenatore della Juventus elogia i suoi dopo la vittoria sul Milan ("Nel primo tempo non abbiamo concesso nulla") ma rimprovera alla squadra la gestione della superiorità numerica: "Contro una squadra in 10 devi trasformare il campo in un aeroporto: quei passaggi di un metro mi fanno diventare matto". Sugli obiettivi dopo il successo in uno scontro diretto: "Non cambia nulla, dobbiamo arrivare in Champions"

"Il calcio è fatto di episodi, una bella giocata di Kean ha portato al rosso di Thiaw. I ragazzi sono stati molto bravi, posso solo ringraziarli. Col Milan era tanto che non vincevamo". Così Massimilioano Allegri dopo l'1-0 di San Siro che proietta la Juventus a -2 dalla vetta. "Questa vittoria ci dà una dimensione diversa solo se siamo coscienti di dove dobbiamo migliorare, cioè la fase di gestione della palla, senza forzare le giocate ma andando a colpo sicuro. Stasera ci godiamo la vittoria di squadra, soffrendo, tipica della Juventus". Sugli obiettivi della Juventus, Allegri non cambia il ritornello neanche doo la vittoria in uno scontro diretto: "La classifica ora non conta, conta solo alla fine essere tra le prime 4. Se mi aspettavo di essere a -2 dal primo posto oggi? Venti punti dopo 9 partite vuol dire più di 2 punti di media a partita, e questo ci porterebbe in Champions...". 

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Via giacca e cravatta: ecco perché

Ha finito senza giacca né cravatta, strappate via al termine di uno show a bordocampo, arrabbiatissimo con i suoi che stavano comunque vincendo a San Siro contro il Milan. Allegri a fine partita ha spiegato anche il perché della sua rabbia: "Se giochi contro una squadra in 10, il campo lo devi allargare e farlo diventare un aeroporto: bisogna fare passaggi più lunghi e andare alla conclusione in sicurezza, non si possono fare passaggi stretti o contrasti. Quei passaggi di un metro mi fanno diventare matto in quelle situazioni... Detto questo, la squadra ha fatto una gran bella partita, difensivamente nel primo tempo non abbiamo concesso niente al Milan".

Il debutto di Huijsen: "2005 con la sicurezza di un trentenne" 

Infine, una battuta sui singoli: "Huijsen è entrato molto bene, con una sicurezza da trentenne: questi 2005 me li sono trovati fortunatamente ed è merito del lavoro del settore giovanile. Vlahovic sta molto bene, Chiesa era tre settimane che non si allenava, sono molto felice di entrambi".