Milan, Scaroni: "Porte aperte per Ibrahimovic"

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Le parole di Paolo Scaroni, presidente del Milan, dopo l'Assemblea degli azionisti: "Abbiamo raddoppiato i ricavi". Sulla questione stadio: "Avanti con San Donato e 70mila posti". Ibra? "Deve decidere cosa fare da grande"

MILAN, BILANCIO IN UTILE DOPO 17 ANNI

Da Ibrahimovic ai ricavi del Milan e non solo. Dopo l'Assemblea degli Azionisti del Club, il presidente del Milan Paolo Scaroni ha affrontato diversi temi. "Ibrahimovic si è giustamente preso una lunga pausa di riflessione e ragionamento. Deve decidere il proprio futuro professionale e geografico, deve capire dove vuole vivere con la sua famiglia. Quando avrà preso la sua decisione, noi saremo contenti di parlarne con lui. Ci sono stati incontri, ma la domanda su a che punto siamo andrebbe rivolta a lui. Ad oggi la nostra porta è aperta, gli abbiamo dimostrato grande disponibilità. Deve decidere lui cosa vuole fare da grande", ha concluso.

Sullo stadio: "Avanti con San Donato e 70mila posti"        

Un'altra questione aperta è quella dello stadio. "Ho visto con piacere che il sindaco Beppe Sala si sta muovendo per rimuovere il preannuncio di vincolo della Soprintendenza sullo stadio. Dico la verità: il rammarico è dovuto al fatto che se queste mosse fossero state fatte 4 anni fa, l'avremmo già costruito. Se fosse stato subito sposato il progetto per cui Milano avesse avuto il più bello stadio d'Europa, con la fortuna di due club che lo pagano, oggi non arrancheremmo per cercare di sciogliere questa matassa. Finché il vincolo sta in piedi, l'ipotesi San Siro non esiste". "Andiamo avanti con San Donato - aggiunge -, abbiamo presentato la richiesta di variante e stiamo studiando tutte le ipotesi. Non ci spingiamo a un progetto oltre i 70mila spettatori, perché si dovrebbe fare il terzo anello. E già a San Siro, in fondo, siamo già abituati a quegli standard". 

"Raddoppiato i ricavi del Milan"

L'assemblea degli azionisti ha approvato i conti del Milan al 30 giugno 2023: i ricavi della stagione si attestano sui 404 milioni di euro e rappresentano un nuovo record nella storia del club. È stato approvato un consolidato che prevede un utile di oltre 6 milioni, con 78 milioni di cassa e investimenti per 79 milioni, con una sostanziale equivalenza della cassa generata e il reinvestimento.  "Quando sono arrivato nel 2018 - spiega il presidente Paolo Scaroni - i ricavi erano attorno ai 200 milioni. Ora li abbiamo raddoppiati. Sono soddisfatto del percorso: abbiamo raddoppiato i ricavi da stadio e sponsorizzazioni, più che raddoppiato il merchandising. In tutto questo ha giocato un ruolo importantissimo la Champions, con 100 di questi 400 milioni che arrivano da lì".  Scaroni poi minimizza lo strappo dell'Apa, l'Associazione dei piccoli azionisti, che ha disertato l'assemblea, lamentando assenza di dialogo con il club. "Per fare chiarezza, parliamo di 50 associati che rappresentano lo 0,02% del capitale, per un valore complessivo di 23mila euro. Noi non dialoghiamo al di fuori dell'assemblea dei soci. Se invece parliamo del mondo dei tifosi, allora facciamo un altro discorso".