Fiorentina-Juventus, Allegri: "Dobbiamo essere granitici. Attacco? Non ho deciso"
JUVENTUSEsame importante per la Juventus, attesa dalla Fiorentina nel posticipo domenicale dell'undicesima giornata. Massimiliano Allegri analizza il big match e il momento positivo della squadra in conferenza stampa: "Dobbiamo essere granitici e compatti, bisogna migliorare l'efficacia realizzativa". Sulle scelte di formazione: "Non ho ancora deciso chi giocherà in attacco. Chiesa e Vlahovic sono importanti non solo per questa partita, servono sempre le loro prestazioni"
Il livornese Allegri si prepara alla trasferta della Juventus a Firenze, big match dell'undicesima giornata di campionato assieme ad Atalanta-Inter. L'obiettivo dei bianconeri è proprio quello di rimanere in scia ai nerazzurri, primi in classifica con due punti di vantaggio. L'allenatore della Juventus parla nella classica conferenza stampa della vigilia rivolgendo però prima un pensiero extra-campo: "Prima di tutto voglio esprimere la mia vicinanza alle famiglie delle vittime dell'alluvione in Toscana e a tutti quelli che hanno perso tanto".
Quanto è importante la partita di domani?
"Giocare a Firenze è sempre stimolante e bello, anche per la rivalità tra le tifoserie. Affrontiamo una squadra propositiva che sta facendo bene nonostante le ultime sconfitte".
Come si comporterà con l'infortunio di Weah?
"Penso che sposterò McKennie a destra senza cambiare molto. La squadra ha delle certezze e bisogna ripartire da quelle".
Stiamo vedendo un grande Kean. Domani giocherà lui?
"Sta crescendo fisicamente, tecnicamente e mentalmente, ma non si deve fermare. Sono contento per la sua convocazione con l'Italia. I cinque giocatori offensivi per fortuna stanno bene, tutti sanno che possono essere impiegati. Non ho ancora deciso, lo farò oggi dopo il primo allenamento".
Possibile l'impiego di Cambiaso dal 1'?
"Abbiamo tre giocatori che possono giocare a sinistra, lui, Kostic e Iling. Non escludo che, con l'infortunio di Weah e lo spostamento di McKenniae, uno di loro non possa giocare anche a centrocampo".
Quali sono le insidie della squadra di italiano?
"La Fiorentina ha una buona rosa, una delle più attrezzate del campionato con tanti giocatori offensivi, forti tecnicamente e fisicamente. Sono diretti avversari per il quarto posto. Hanno giocatori che attaccano bene la profondità, Bonaventura che sta facendo cose importanti, Arthur che si è ripreso bene. Sono una squadra tecnicamente valida".
Come ha visto Chiesa? Cosa chiede al giocatore?
"Sta molto meglio. Abbiamo un reparto d'attacco vario in cui tutti i giocatori devono dare molto a livello di gol e di gioco".
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Dice sempre che la Juventus ha un grande futuro grazie ai suoi giovani. Si aspettava l'impatto di Soulè al Frosinone?
"Non avevo alcun dubbio che facesse bene, non dimentichiamoci le buone partite che già fece con noi lo scorso anno come a San Siro contro l'Inter. Chiaramente bisognava fare delle scelte e tenerlo un altro anno qui a giocare poco sarebbe stato controproducente sia per il giocatore che per la società a livello patrimoniale".
Prandelli ha consigliato a Vlahovic e Chiesa di mettersi i tappi alle orecchie. Lei che consigli dà?
"L'importante è che si mettano a disposizione e facciano delle buone prestazioni. Per continuare su questa strada bisogna lavorare duramente, soprattutto sui nostri limiti. Dobbiamo essere granitici, finora abbiamo giocato solo 10 partite e non bastano per il nostro obiettivo, tornare in Champions"
Potrebbe essere stimolante per Chiesa e Vlahovic sapere di essere titolari?
"Loro non devono essere importanti per una partita, ma per tutta la stagione come Milik, Kean e Yildiz. Gli obiettivi personali si mettono al servizio della squadra. Se non raggiungiamo gli obiettivi, nessuno vince. Bisogna mantenere un basso profilo, parlare poco e correre molto"
La Juventus non prende gol da molto. In difesa si può ancora migliorare secondo lei? Cosa teme di più della Fiorentina?
"Serve una gara attenta, in casa crea molto, ma sopratutto è motivata dal giocare contro la Juventus dopo due sconfitte. Per difendere bene serve il contributo di tutti, a partire dagli attaccanti, i primi che devono correre e aiutare. Con una buona difesa c'è anche un buon attacco e viceversa".
Un punto sugli infortunati. Come stanno?
"De Sciglio tra un mesetto inizierà ad allenarsi con la squadra. Più probabile che rientri prima Alex Sandro di Danilo. Quest'ultimo ha una lesione piccola, ma profonda. In questo caso si sente poco dolore, ma potrebbero esserci dei pericoli a lungo andare. Spero di averlo per l'Inter dopo la sosta".
Pensate ci sia il rischio di rinvio?
"Non ne ho idea, ci sono organi preposti. Noi ci alleneremo e poi partiremo per Firenze come da programma".
La Juventus si queste prime 10 partite com'è? Diversa o uguale del passato?
"Si tratta di una squadra che, come succede sempre, ha alternato partite più o meno buone. Lavoriamo per essere compatti e granitici, in tutte le fasi di gioco. Abbiamo la necessità di migliorare la fase difensiva, ma anche di migliorare l'efficacia realizzativa, con il Verona per andare al gol ci con serviti troppi tiri".
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Dove deve migliorare Miretti?
"Nel fare gol, va spesso al tiro senza segnare. Ma con i giovani succede spesso, appena si sblocca sarà diverso. Ci dà molta imprevedibilità perchè è bravo a muoversi e a ricevere il pallone tra le linee".