Sassuolo-Roma, Mourinho: "Parlo solo in portoghese, il mio italiano non è così forbito..."

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Post-partita esclusivamente in lingua portoghese dell'allenatore della Roma, scelta precisa dopo quanto accaduto alla vigilia con l'apertura dell'indagine Figc: "Evidentemente il mio italiano non è così forbito per esprimere determinati concetti. Ringrazio la proprietà e Pinto per il sostegno nelle ultime 24 ore". Sulla partita: "Vittoria importante, sofferta e lottata". E su Berardi: "A Dionisi ho detto che, per ricevere fair play, serve darlo. E un suo giocatore ne è carente"

COSA ERA SUCCESSO ALLA VIGILIA

La Roma rimonta 2-1 il Sassuolo, infila il quarto risultato utile di fila in campionato e resta affacciata alla zona Champions. Una vittoria fondamentale per i giallorossi e José Mourinho, coinvolto in una vigilia movimentata dopo le parole pronunciate in conferenza stampa. L'allenatore della Roma aveva detto di "non essere tranquillo" per via dell'arbitro designato, Marcenaro di Genova ("Non ha stabilità emozionale per questa gara") e per il Var Di Bello ("Con lui sempre sfortunati"). Per queste dichiarazioni, la Procura della Figc ha aperto un'indagine per dichiarazioni lesive. E Mourinho ha deciso di affrontare il post-partita interamente in lingua portoghese.

"Il mio italiano non basta per alcuni concetti"

Scelta mirata quella di José Mourinho, che ha espresso questo pensiero: "Voglio ringraziare la proprietà e Pinto nelle ultime 24 ore per il sostegno e la stabilità emotiva necessaria per svolgere bene il lavoro. Mi hanno dato fiducia. Questa è stata una vittoria importante, sofferta e lottata. Quando la squadra era in svantaggio, era la migliore in campo. Sono felice per giocatori e tifosi. Una parola al mio fantastico assistente, Salvatore Foti, assente ma la vittoria è dedicata a lui". Ecco poi la spiegazione sulla scelta della lingua portoghese: "Il motivo per cui oggi sto parlando portoghese è perché il mio italiano non è sufficientemente forbito e forte per esprimere determinati concetti. Quando io ho parlato di stabilità emotiva, parlavo di una qualità che nella vita e nel calcio è necessaria per poter rendere ai massimi livelli".

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"Fair play? Un giocatore del Sassuolo ne è carente"

Lo stesso Mourinho, nella conferenza della vigilia, aveva parlato di Domenico Berardi: "Lo amo, ma allo stesso tempo lo odio. Se fosse un mio giocatore avrebbe un problema con me e quell'atteggiamento". E durante la partita, José si era avvicinato a Dionisi: Rispetto alla situazione verificata che ha creato malumore nell’ambiente del Sassuolo, quando non abbiamo restituito una palla calciata fuori, mi ero avvicinato al collega dicendogli: 'Per ricevere fair play è necessario darlo. E nel Sassuolo c’è un giocatore in particolare (Berardi, ndr) che è carente di questa qualità'". E in conferenza l'allenatore della Roma è poi tornato sulla partita: "L'abbiamo dominata sotto ogni profilo contro una squadra eccellente. Non ero scontento della partita di Bove e Karsdorp, ma ritenevo che il risultato richiedesse le qualità di Azmoun e Kristensen che ha portato molto alla fase offensiva. Siamo tutti felici della sua partita, se lo merita".

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