Roma-Fiorentina, Mourinho in conferenza "Ho sostegno, ma non parliamo di rinnovo"

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La Roma domani affronta la Fiorentina e inizia un filotto, lungo un mese, di soli scontri diretti. In conferenza stampa però tiene ancora banco il tema delle dichiarazioni di Mourinho prima del Sassuolo: "Ieri ho incontrato il Procuratore federale Chiné, sono andato felice e di mia iniziativa. Non posso raccontare quello che ci siamo detti, ma mi aspetto giustizia e io avevo il diritto e il dovere di dire quelle cose".

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Si parte dalla Fiorentina: arriveranno poi Bologna, Napoli, Juventus, Atalanta e si ricomincerà dal Milan nel girone di ritorno. Un mese di fuoco attende la Roma in campionato, intervallato solo dall'ultima sfida del girone di Europa League contro lo Sheriff e dagli ottavi di finale di Coppa Italia contro la Cremonese. In conferenza stampa però, Josè Mourinho ha parlato soprattutto dell'incontro con il Procuratore Federale, Giuseppe Chiné, avvenuto ieri dopo le discusse dichiarazioni prima della partita col Sassuolo. Ecco quanto emerso in conferenza.
 

Sta salendo il livello di qualche giocatore? Con l'eccezione di Abraham, Kumbulla e Smalling sono tutti recuperati?

"Abbiamo lavorato bene, è stata una buona settimana con grande intensità, aspetto che non possiamo curare quando giochiamo le coppe. Kumbulla sta iniziando a lavorare con noi, pur con qualche limitazione, spero di averlo per la partita col Milan. Nessuna evoluzione invece per Smalling. Pellegrini e Sanches hanno avuto una buona preparazione".

 

Che partita si aspetta?

"La Fiorentina ha un'ottima rosa ed è una squadra di grande qualità con un'identità propria. In settimana si è qualificata in Coppa Italia nonostante l'assenza di molti giocatori e, come dimostra la classifica, gioca per i nostri stessi obiettivi".

 

Ieri ha incontrato il Procuratore federale. Cosa si aspetta?
"Dalla giustizia sportiva mi aspetto giustizia. Mi sono presentato spontaneamente, anche felice. Il signor Chiné con molta naturalezza e fiducia mi ha permesso di dire ciò che dovevo, la verità. Non ho mai offeso l'arbitro e messo in dubbio la sua qualità, ho utilizzato un'espressione normale che uso anche nei miei riguardi. L'arbitro in partita ha dimostrato di avere le capacità per dirigerla e l'ho detto subito alla fine. Le parole su Berardi? Problemi di personalità del Sassuolo. Quando mi hanno incontrato durante la partita potevano parlare con me, prima mi salutano con cordialità e il giorno dopo dicono alla stampa che non sono contenti di me. Se io ho problemi con qualcuno, lo dico. Si tratta di dignità. Avevo il diritto e il dovere di dire quello che ho detto, chi è allenatore da oltre 20 anni ha il dovere di difendere il calcio". 

La dirigenza della Roma l'ha difesa molto. Le ha fatto piacere? Pensa possa cambiare qualcosa anche per il futuro?
"Tiago Pinto è la Roma, se parla non lo fa a titolo individuale, ma lo fa a nome della società. Non mi aspetto sostegno quando sbaglio, ma in quest'occasione sono stato molto contento e mi ha dato equilibrio emozionale per affrontare la partita".

 

Le hanno contestato in Procura anche la frase sull'ammonizione di Mancini?
"Non penso di poter parlare di quello che è successo, posso solo dire che abbiamo parlato con Chinè". 

 

Contento della designazione per domani?
"Non dobbiamo parlare degli arbitri prima della partita, si tratta di una riflessione fatta anche col Procuratore. Partiamo dal principio che gli arbitri vogliono fare bene e di lasciarli tranquilli prima della partita".

 

Lei oggi firmerebbe il rinnovo?
"Si tratta di una domanda ipotetica e non rispondo. Al momento non c'è nulla, è solo 'se, se, se'. Io sono stato molto contento della vicinanza della società in questa occasione. Non posso raccontarvi tutte le volte che parlo con la società, il rapporto è ottimo ma non abbiamo affrontato il discorso sul nostro futuro".

Sanches e Pellegrini sono pronti per giocare dal primo minuto? Quanto è importante avere giocatori dalle varie caratteristiche a centrocampo in questo filotto di scontri diretti?

"Se non abbiamo infortuni, noi abbiamo una rosa forte, che mi dà diverse opzioni. C'è bisogno di tutti e a centrocampo ci sono tante scelte, anche per la crescita di Bove. Non è più un ragazzino che gioca solo 15 minuti dalla panchina. A centrocampo non ci sono mai drammi, ma avere tutti i giocatori disponibili è importantissimo. Per domani ci sono sei uomini lì, un'ottima notizia. Renato sta migliorando, manca solo qualcosina per arrivare al livello ottimale. Lorenzo ha lavorato bene, anche con carico supplementare. Ora ci sono tante partite importanti e per i primi di gennaio avremo bisogno di tutti con i primi turni di Coppa Italia".