Roma-Napoli, Mourinho: "Voglio restare qui, non ho dubbi. Ecco perché l'ho detto"

ROMA

Atteso all'Olimpico dal Napoli, l'allenatore giallorosso è tornato sulla sua volontà di restare alla Roma: "Qualcuno poteva pensare che io avessi dubbi, ma non ne ho. Vorrei restare e lottare". Sulla Superlega: "La posizione ufficiale del club è uguale alla mia". E sugli infortunati: "Mancini si è allenato oggi per la prima volta, ma stringerà i denti. Out Dybala e Kumbulla. Smalling? Manca tanto"

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Obbligatorio svoltare dopo Bologna, lo impone la rincorsa alla zona Champions. Vietato sbagliare sabato sera all'Olimpico per la Roma, che affronta il Napoli avanti di due punti ma reduce dalla clamorosa eliminazione in Coppa Italia (4-0 dal Frosinone). I giallorossi puntano il sorpasso e si aggrappano al fattore casalingo, dove sono imbattuti da 6 turni in campionat0. Una sfida introdotta in conferenza stampa da José Mourinho.

Quale è la sua posizione dopo quanto accaduto ieri?
"Io sono l'allenatore della Roma e la posizione ufficiale del club è uguale alla mia. Non ho altri commenti da fare".


Domani arriva il Napoli…
"Il Napoli è campione d’Italia con merito, ha vinto in modo molto chiaro. Hanno perso un giocatore e un allenatore ma ne hanno presi altri. È la stessa squadra. Mazzarri ha esperienza. I risultati ora sono diversi, però è lo stesso gruppo con lo stesso potenziale anche dalla panchina".


Perché ha scelto di comunicare di voler restare alla Roma?
"C’erano dubbi sulla mia posizione, magari si poteva pensare che io avessi un dubbio. Ho voluto che fosse chiaro quale è la mia posizione. Io non ho dubbi e non dobbiamo neanche parlarne. Tanti potevano pensare 'vuole restare o vuole andare…'. Sono sempre stato diretto e onesto fin dall’inizio. Quando ho firmato con la Roma, avevo avuto una fantastica offerta e l’ho rifiutata. A dicembre, nella stagione della Conference, avevo la possibilità di andare al Portogallo. L’ho comunicato alla società e sono rimasto. Dopo Budapest ho informato la proprietà della possibilità di andare in Arabia e ho deciso di no. E ora? Mi piacerebbe rimanere e lottare. Questa è la mia posizione: non ci sono dubbi. Non parliamone più".


Lukaku contro Osimhen: quali sono i loro punti di forza e debolezza?
"Sono entrambi fortissimi ma diversi. Uno si abbassa e si lega ai compagni, l’altro è più diretto e profondo. Sono due bravissimi giocatori, la Serie A deve essere felice di avere entrambi perché potevano giocare anche altrove. Drogba era più forte? Diverso anche lui, difficile paragonare i grandi giocatori".


Come sta Mancini? E Dybala e Kumbulla?
"Kumbulla non andrà ancora in panchina. Procede bene col lavoro, però ha avuto bisogno di riposo e non si è allenato oggi. Forse andrà in panchina per la prossima partita. Anche Dybala va bene, sarà comunque fuori domani. Mancini si è allenato oggi per la prima volta: giocherà domani? Se la squadra avrà bisogno di lui, ci sarà. Smalling? Non l’ho ancora visto in campo, manca tanto".


Sarà difficile affrontare il Napoli con questi problemi in difesa?
"Hanno avuto qualche difficoltà coi risultati, ma la squadra è la stessa per 10 giocatori su 11. Hanno tante soluzioni. Le difficoltà le conosciamo, ma quando li abbiamo affrontati abbiamo perso nel finale senza meritarlo nelle ultime stagioni. Meritavamo altri risultati, spero che domani si possa ottenere qualcosa in più".