Frosinone-Juventus, Allegri: "La panchina ha dato serenità a Vlahovic"

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Yildiz dall'inizio e Vlahovic da subentrato, una mossa che ha permesso alla Juventus di vincere a Frosinone: "Dusan era stato troppo criticato nelle ultime partite, la panchina non era per motivarlo, ma per rasserenarlo. Kenan dimostra più anni di quelli che ha", ha spiegato Allegri. E sugli obiettivi dei bianconeri ancora non si sbilancia nonostante il miglior girone d'andata dal suo ritorno: "Ci avviciniamo alla quota Champions, ora ci godiamo il Natale"

FROSINONE-JUVENTUS 1-2: GOL E HIGHLIGHTS

Dopo il mezzo passo falso di Genova, la Juventus si riprende a Frosinone, una trasferta che Massimiliano Allegri temeva molto: "Non era facile, qui aveva vinto solo il Napoli. C'è un ambiente magico, sono annate in cui le cose funzionano bene e non era semplice. Nel primo tempo abbiamo creato molto, ma concretizzando poco. Così siamo calati nella ripresa e in occasione del gol potevamo fare meglio. Sono però contento per Yildiz, Vlahovic e tutta la squadra, siamo stati compatti e abbiamo aspettato l'occasione giusta per segnare ancora".

"Yildiz è un ragazzo maturo, Vlahovic troppo criticato"

Allegri ha spiegato il motivo dell'iniziale esclusione di Vlahovic e del lancio di Yildiz da titolare: "La panchina non ha stimolato Vlahovic, ma lo ha rasserenato perché è stato criticato troppo nelle ultime tre partite in cui ha fatto bene. Sapevo che ci avrebbe dato tanto nell'ultima mezz'ora. Lui è un bravo ragazzo e sa che deve crescere nell'equilibrio mentale. Non è un fenomeno se segna o un brocco se non lo fa. Yildiz è più grande di quello che è, lui è il sostituto naturale di Chiesa. Non sapevo quanto minutaggio avesse Milik e nel finale sapevo che avrei avuto bisogno di due punte pesanti se non fossimo stati in vantaggio". L'allenatore ha però una buona parole per tutti i giovani scesi oggi in campo: "Abbiamo tanti ragazzi che fanno bene e portano entusiasmo, ma dobbiamo continuare a lavorare sui nostri difetti. Oggi hanno fatto bene anche Nicolussi-Caviglia, Weah e Iling quando sono entrati. Avevo bisogno di giocatori veloci che puntassero e saltassero l'uomo".

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La miglior Juve dal ritorno di Allegri

Come al solito, il mister bianconero non si è sbilanciato sulla lotta scudetto con l'Inter: "Abbiamo raggiunto quota 40, ora ci godiamo il Natale e poi pensiamo alla Roma, ci avviciniamo alla Champions". Eppure questa è la Juventus migliore del suo secondo ciclo a Torino. Nei gironi d'andata dei due precedenti campionati la squadra aveva raccolto 34 e 38 punti in classifica. Vincendo le ultime due sfide in programma contro Roma e Salernitana, potrebbe finire addirittura a quota 46. A quel punto, non parlare più di scudetto sarebbe quasi una forzatura. Anche perché, nel frattempo, lo fanno i suoi giocatori: "Loro dicono il contrario di me? Fanno bene, ci vuole disaccordo, non va bene quando si è tutti d'accordo", ha aggiunto scherzando.