Napoli-Inter, Mazzarri: "Loro straripanti ma non scordiamoci che siamo campioni d'Italia"

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L’allenatore del Napoli parla alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana che si disputerà a Riad contro l’Inter: "Loro sono nel miglior momento della stagione, ma non dimentichiamoci che io alleno i campioni d’Italia". Sui nuovi arrivati: "Traorè deve fare una mini-preparazione, Ngonge sta bene ma è difficile che lo vediate in campo"

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Dopo il 3-0 nella semifinale contro la Fiorentina, c’è l’Inter di Simone Inzaghi tra il Napoli e la Supercoppa Italiana. Alla vigilia del match, in programma a Riad domani 22 gennaio alle 20 italiane, ha parlato in conferenza stampa l’allenatore del club campione d’Italia, Walter Mazzarri. 

Cosa significherebbe una vittoria per il Napoli in Arabia?

"Il Napoli con la vittoria dello scudetto è già conosciuto in tutto il mondo. Già quando ero qui anni fa siamo andati in Champions e da quel momento la squadra è sempre stata nelle coppe, quindi è una realtà tangibile a livello mondiale. Certo, vincere lo renderebbe ancora di più".

È più importante per lei o per riscattare la stagione della squadra?

"È chiaro che in 23 anni di carriera mi è capitato due volte di poter vincere un trofeo del genere, spero di riuscirci questa volta. Se ci riesco bene, altrimenti sono contento lo stesso perché non tutti hanno questa opportunità. La squadra è la cosa più importante, sono ragazzi bravi, giovani e che hanno vinto lo scudetto ma devono approfittare dell’opportunità di vincere questo trofeo".

Come vede l’Inter?

"Abbiamo visto un’Inter straripante a livello di gioco, velocità e qualità. Affronteremo l’Inter nel loro miglior momento, fare bene ci darebbe ancora più fiducia per il prosieguo del campionato".

Ti fa paura l’Inter? Firmi per il pari?

"No, non firmo mai per il pari. Non ci scordiamo che io sto allenando i campioni d’Italia, andiamo con calma. Con loro all’andata abbiamo avuto più possesso palla, abbiamo perso per i contropiedi dell’Inter che ha fatto tre gol. Ho dei ragazzi forti, siamo carenti perché abbiamo diverse defezioni ma ce la giochiamo alla pari, non sottovalutiamo nulla".

Com’è la situazione infortunati?

"Faremo oggi un penultimo allenamento: Demme devo capire se può andare in panchina, Olivera sicuramente no. Cajuste invece probabilmente lo recuperiamo. Zielinski sta bene, non so che minutaggio può avere".

Come sta Traorè? A che punto è Lindstrom?

"Lui è l’unico che deve fare una mini-preparazione perché non è stato bene. Lindstrom? Arriva da un’altra realtà in una squadra con i titolarissimi nel suo ruolo, ha avuto poco spazio con me ma anche prima di me. Quando un allenatore arriva dà fiducia a chi giocatori trainanti nell’anno precedenti, ma lui quando ha giocato ha dato buone risposte, è contento e motivato. Ci vuole un po’ di pazienza".

Ngonge può giocare?

"Lui è disponibile, ha un buon grado di preparazione, non avrebbe problemi a giocare uno spezzone. Il problema potrei essere io che devo capire se è il caso di inserire un giocatore in un gruppo di cui lui non conosce nulla. Sarà difficile che lo vediate".

Di Lorenzo: "Non ci sono favoriti in una finale"

Con Walter Mazzarri, in conferenza stampa c'era il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo: "Dobbiamo concentrarci su ciò che avviene dentro al campo e non fuori, dispiace che non ci saranno tanti tifosi del Napoli, ma faremo di tutto per vincere questo trofeo anche per quei tifosi che ci sosterranno da Napoli. Vincerlo potrebbe darci ancora più entusiasmo e autostima". Sulla nuova difesa a tre: "Al di là del modulo, conta come uno lo interpreta. Sulla carta la difesa a tre sembra più difensiva ma poi non è esattamente così. L’Inter sta facendo bene, dobbiamo essere bravi a limitare le loro caratteristiche e una volta recuperato il pallone metterli in difficoltà". Ancora sull'Inter: "In una finale è sbagliato parlare di favoriti, si affrontano due grandissime squadre che sono qui per ciò che hanno fatto la scorsa stagione. Loro stanno facendo benissimo e hanno grandissimi giocatori, ma noi ci faremo trovare pronti". Infine sui compagni in Coppa d'Africa e sui nuovi arrivati: "Osimhen e Anguissa li abbiamo sentiti, fanno il tifo per noi e noi giocheremo anche per loro. I nuovi cerchiamo di farli ambientare, un giocatore quando sente fiducia riesce ad esprimersi al meglio e vogliamo farli inserire il prima possibile".