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Milan, stadio a San Donato. Il sindaco: "Progetto percorribile"

la delibera

Alessandro Acton

Francesco Squeri, sindaco di San Donato: "Con il via libera della Giunta alla percorribilità della proposta di variante urbanistica si apre un iter lungo e complesso che coinvolgerà molteplici soggetti". Un nuovo percorso a ostacoli e un traguardo con una data, la più ottimistica possibile nelle intenzioni del Milan: la fine del 2028 per l’inaugurazione del nuovo stadio di proprietà

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Un percorso di almeno 18 mesi, poi, eventualmente, nel 2025 la prima pietra. È l’iter burocratico previsto per il nuovo impianto che il Milan vorrebbe costruire a San Donato nell’area San Francesco. L’accordo di programma è il passaggio chiave, il cui esito (e i cui tempi) non sono per nulla scontati, viste le problematiche e i soggetti coinvolti: Regione, Ferrovie dello Stato, Parco Sud, senza contare il Comune di Milano e la Città Metropolitana, che fanno capo entrambe a Sala, il sindaco che sta cercando di trattenere a San Siro i due club. Questi soggetti dovranno esprimersi sulla bozza di progetto presentato da Sportlifecity, la società, proprietaria dell’area, acquisita recentemente dal Milan e sulla quale già esisteva l’ok a un’arena da 20mila posti che ora dovrà trasformarsi in uno stadio da 70mila. Una variante di programma già presentata, ritenuta procedibile dal Comune di San Donato, ma comunque da rivedere e su cui trovare l’accordo di programma su molti aspetti ambientali e infrastrutturali ancora problematici. Con un alert, come si dice in gergo tecnico, che spicca sugli altri. 

Il nodo ferrovia

Il sindaco di San Donato Francesco Squeri: "La sfida è nella mobilità. Adesso la stazione è una fermata non una stazione, si deve fare una stazione ferroviaria; attualmente la larghezza delle banchine permette un deflusso di circa 8mila persone all’ora, l’idea è portare deflusso a 20/25mila all’ora". Senza contare la frequenza dei treni da implementare, i parcheggi da costruire, i collegamenti con la metro e i nuovi svincoli autostradali, da migliorare dal punto di vista dell’accessibilità e il cui costo andrà ripartito secondo logiche ancora da stabilire. Un nuovo percorso a ostacoli, dopo quello accidentato di San Siro, e un traguardo con una data, la più ottimistica possibile nelle intenzioni del Milan: la fine del 2028 per l’inaugurazione del nuovo stadio di proprietà.