Bologna, Fabbian: "Sto benissimo qui, Thiago Motta è un maestro di calcio"

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Il centrocampista azzurro si racconta a La Gazzetta dello Sport: "Il calcio sarà sempre la mia ossessione, da piccolo indossavo la maglia di Del Piero". La Nazionale: "Un sogno, ma ora non ci penso". La priorità ora è fare bene in rossoblù, con il Bologna ha già collezionato 4 gol in 17 gare in stagione: "Qui sto benissimo, Thiago Motta è un maestro di calcio. Arrivare in Europa sarebbe fantastico. Mi piace fare gol, ma cerco di essere utile alla squadra"

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“I palloni ricoprivano le mensole della mia stanza, il calcio era, è, e sarà sempre la mia magnifica ossessione” queste le parole di Giovanni Fabbian, centrocampista del Bologna, nel corso di un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Il classe 2003 è sicuramente una delle tante note liete di una squadra che non smette di stupire e che si fonda sulla forza del collettivo, valore riconosciuto anche dallo stesso Fabbian, che allontana le voci sul futuro: "Io sto benissimo a Bologna, non è una risposta diplomatica. È un gran gruppo, divertiamo. Il domani lo affronteremo domani".

“Arrivare in Europa sarebbe fantastico”

L’anno scorso il Bologna ha terminato il campionato al nono posto in classifica a 54 punti, un record per la squadra rossoblù, quest’anno invece staziona stabilmente tra i primi della classe. Grande merito va alla gestione Motta: "Con Thiago Motta mi trovo benissimo. È un maestro di calcio che chiede molto a ciascuno di noi, aiuta a migliorare sotto tutti i punti di vista, e sa garantire un clima sereno all'interno dello spogliatoio. Siamo un gruppo di ragazzi che hanno una gran voglia di giocare a calcio, non solo di vincere”. In questo momento gli emiliani sarebbero qualificati per la Champions League, al quarto posto in classifica anche grazie ai gol di Joshua Zirkzee: "Non so se l'Europa è l'obiettivo, certo sarebbe fantastico, dobbiamo provare a vincere ogni volta che scendiamo in campo. Zirkzee ha delle doti incredibili, lo si vede in campo. È un bravissimo ragazzo, solare, divertente. Come calciatore è molto giovane e ha margini di crescita per me impressionanti".

“La Nazionale è un sogno, ma ora non ci penso”

Sotto la gestione Motta, Fabbian, ha già collezionato 4 reti in 17 partite, numeri da Nazionale? “Ora non ci penso. La maglia azzurra è il sogno che popola l'immaginazione di ogni ragazzino. Posso realizzarlo soltanto giocando bene e comportandomi meglio. Io cerco di fare quello che è più utile alla squadra e quello che mi è più congeniale. Mi piace fare gol, ovviamente. Ma il mio ruolo è così bello, consente di legare il gioco nostro, di interrompere quello altrui, di disegnare lanci in profondità e di costruire fraseggi da vicino. Tutto il calcio, in un ruolo solo”. 

“Da piccolo indossavo la maglia di Del Piero”

Una vita immersa nel pallone, fin da piccolo, sotto l’esempio del nonno: “Da bambino avevo molte magliette, che indossavo anche quando non giocavo. Una su tutte, quella di Alessandro Del Piero. Mio nonno era molto bravo a giocare, Nereo Rocco lo voleva portare al Padova. L’unico consiglio che mi ha dato è di divertirmi, di restare tranquillo”. Infine, una parentesi legata allo studio: “Dopo la maturità mi sono iscritto a Economia e Commercio. Mi interessano le materie, ho già dato tre esami".