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Empoli-Cagliari, Ranieri: "In un mese si decide nostro futuro. Domenica serve umiltà"

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L'allenatore del Cagliari ha parlato in conferenza stampa a due giorni dalla trasferta di Empoli: "In un mese si decide il nostro futuro. Serve gente che dimostri sul campo di non volere scendere in Serie B. Domenica serviranno umiltà e concentrazione. Nicola sta facendo un altro miracolo"

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Quattro partite da battaglia. Si comincia domenica da Empoli. Poi Salernitana, Monza e Verona. Claudio Ranieri conferma, per il suo Cagliari in lotta per non retrocedere "e' un mese che deciderà il nostro futuro". Infermeria con i soliti alti e bassi, qualcuno entra, qualcuno esce: ora è infortunato anche Petagna. "Perdiamo tra lui e Pavoletti in fisicità - spiega il tecnico in conferenza stampa - cercheremo di compensare con la velocità di Oristanio e Shomurodov che rientrano. Peccato, l'ideale sarebbe sempre poter scegliere". Sarà ancora una volta un Cagliari tutto cuore. Con Deiola al centro della manovra. "Serve gente che dimostri sul campo che il Cagliari non vuole scendere in A - precisa l'allenatore - non mi importa se si sbaglia la giocata, l'importante è lo spirito. Deiola quando è in forma va preso in considerazione: lotta, aiuta in compagni e dá equilibrio alla squadra. Se qualcuno vuole Messi e Dybala, si sbaglia di grosso". Ed ecco la ricetta anti Empoli: "Servono umiltà, concentrazione e determinazione perchè giocheremo con una squadra che, da quando è arrivato Nicola, ha fatto dodici punti in sei partite. È forte in tutti i settori. Il mister poi sta compiendo un'altra impresa dopo quelle di Crotone e Salerno".

"Compatti e pochi errori. Scelgo sempre gli uomini più adatti per la partita"

Ma il Cagliari da qualche settimana sembra aver scelto assetto, gerarchie e uomini per la salvezza. "Non è una questione di gerarchie - chiarisce l'allenatore- scelgo gli uomini che ritengo adatti per la partita. La quadratura è nella consapevolezza che ora più che mai bisogna stare compatti e cercare di non fare errori". Lapadula?: "Lo vedo bene in allenamento, può diventare fondamentale in questo finale di torneo". Quanto a Nandez, l'allenatore non ha dubbi: "Giocatore che dá tutto e può essere trascinatore. Per una vita ha fatto il centrocampista a destra. Ma può stare davanti o dietro, mi piacciono i giocatori duttili. Con Bielsa ha giocato dietro, una volta ha anche fatto il braccetto destro". Infine Jankto: "Lo vedo sempre meglio, sta tornando ai suoi livelli. Ci conto molto per il finale di campionato".