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Lazio-Milan, Lotito: "Questo sistema è inaffidabile, agiremo nelle sedi preposte"

Serie A

Dopo la sconfitta con il Milan e gli episodi contestati dalla Lazio, è il presidente del club biancoceleste a parlare a fine gara: "Mi sento di dire che questo sistema non garantisce affidabilità e merito sportivo. Ci faremo sentire nelle sedi preposte. Quello che è successo oggi è sotto gli occhi di tutti e se le regole non vengono rispettate ci rivolgeremo a istituzioni terze per le necessarie valutazioni". Pellegrini su Instagram: "Ha vinto l'antisportività"

LAZIO-MILAN 0-1 - PAGELLE

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C'è grande amarezza in casa Lazio per la sconfitta contro il Milan e per le decisioni dell'arbitro Di Bello che secondo i biancocelesti avrebbe inciso in maniera negativa sulla gara. Bocche cucite, dunque, in casa Lazio, l'unico a parlare è il presidente Claudio Lotito: "Un sistema è credibile quando viene garantita l’affidabilità dei comportamenti e, quando vengono meno questi presupposti, ci si pone un interrogativo. La Lazio porrà il problema nelle sedi proposte, per far si che queste situazioni vengano analizzate. Non si ritiene più che questo sistema possa garantire il rispetto dei valori dello sport - dice - La credibilità del sistema sta venendo meno in quanto anche il merito sportivo viene meno. Quando parlo del sistema, parlo del sistema calcio. Noi come Lega Serie A abbiamo deliberato di voler uscire dalla Federazione, perché non si ritiene che questo sistema possa garantire il rispetto dei valori dello sport". Sugli episodi contestati: "Io non parlo degli episodi, parlo del sistema complessivo. Gli episodi di oggi mostrano che qualcosa nel sistema non funziona - spiega ancora - Io non conosco nessuno e non parlo con nessuno, ho dato delle indicazioni precise. L’arbitro è un giudice terzo che deve valutare con obiettività le situazioni, quando tutto ciò viene meno è un problema".

"Se regole non rispettate ci rivolgeremo a un'istituzione terza"

Ed ancora sul lavoro del designatore Rocchi: "Io non faccio valutazioni sugli arbitri, io ho dato delle indicazioni precise, nel momento in cui vengono meno certi principi, è chiaro che viene considerata la competizione non conforme - dice - Io penso di fare quello che farebbe qualsiasi cittadino quando le regole non vengono rispettate, altrimenti saremmo in un anarchia, vogliamo il rispetto delle regole in egual modo per tutti. Quello che è successo sta sotto gli occhi di tutti. Chiunque può fare valutazioni in modo oggettivo. Se ci sono comportamenti non in linea con il rispetto delle regole, devono essere valutati. Se non vengono rispettate dobbiamo far sì che un'istituzione terza possa fare una valutazione".

"Squadra in salute, vediamo cosa succederà in Champions"

Tornando al campo e agli obiettivi della Lazio con la possibilità di qualificarsi alla prossima Champions decisamente lontana: "Il progetto della Lazio è chiaro. Io non guardo la classifica, guardo i comportamenti della squadra. In alcuni momenti abbiamo sbagliato, in altri abbiamo subito situazioni che hanno determinato un risultato diverso da quello che sarebbe dovuto accadere - conclude - Noi non valutiamo le cose in base all'esigenza del momento, lo facciamo in base alle nostre iniziative. Vedremo cosa succederà in Champions, siamo fiduciosi, la squadra ha dimostrato di essere in salute"

Pellegrini su Instagram: "Ha vinto l'antisportività"

Dura presa di posizione attraverso i social anche da parte di Luca Pellegrini, espulso dall'arbitro Di Bello dopo aver commesso un fallo da ammonizione (secondo giallo) su Pulisic dopo essersi praticamente fermato per aver visto un compagno a terra: "Chiedo scusa alla squadra e i nostri tifosi, per il cartellino rosso - scrive su Instagram - La prossima volta calcerò la palla fuori dallo stadio di sicuro, considerando che il sangue in faccia al mio compagno di squadra e il fatto che mi fermi non è stato sufficiente per l’arbitro. Ha vinto l’antisportività. Orgogliosi di questo gruppo, possiamo uscire a testa alta".