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Lazio-Milan, rossi e polemiche: Marusic e Guendouzi verso le 2 giornate di stop

rossi&polemiche

Il primo per qualche parola di troppo all'arbitro, il secondo per reazione: i precedenti di Kean con Mancini (reazione) e di Giroud in Lecce-Milan (frasi ingiuriose all'arbitro) avevano portato alle due giornate, che sarebbero Udinese e Frosinone. Le parole di Lotito, Pioli e lo sfogo di Pellegrini su Instagram: cosa è successo

GLI HIGHLIGHTS DI LAZIO-MILAN 0-1

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Lazio in dieci, Lazio in nove e poi Lazio in otto. Prima Pellegrini, quindi Marusic e Guendouzi. È successo di tutto nell'anticipo del venerdì tra Lazio e Milan, coi rossoneri usciti con tre punti grazie al match winner Okafor nel finale. Partita movimentata e tanti episodi. Due i rossi diretti: a Marusic, per qualche parola di troppo all'arbitro Di Bello al quinto minuto di recupero, e poi a Guendouzi, per reazione su Pulisic al sesto. Entrambi vanno verso le due giornate di squalifica, come insegnano i precedenti di Kean con Mancini (reazione) nella 25^ giornata dello scorso campionato, e di Giroud in Lecce-Milan (frasi ingiuriose all'arbitro) nel novembre scorso. Sarà da valutare anche la posizione di Romagnoli, molto "vivace" nelle proteste uscendo dal campo a partita conclusa.

LE PAGELLE

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Cosa è successo

Se così fosse, Marusic e Guendouzi salterebbero Udinese e Frosinone. Nel match dell'Olimpico contro i bianconeri non ci sarà nemmeno Luca Pellegrini, lui il primo espulso della partita per doppio giallo. Succede tutto al minuto numero 57': Castellanos cade nel contrasto con Bennacer colpito al volto, la palla sfila verso l'out laterale con Pellegrini che si ferma senza proteggerla sull'attacco di Pulisic: l'americano ruba palla e lui lo trattiene. Di Bello estrae un nuovo giallo, la Lazio protesta ma resta in dieci. Pioli dirà: "L'arbitro non ha fischiato e interrotto il gioco come regolamento prevede se un giocatore viene colpito alla testa, Pulisic che è un giocatore non corretto, di più, ha fatto la sua giocata e dopo Pellegrini ha fatto il fallo. Non vedo perché noi dovevamo fermarci, semmai era il giocatore della Lazio che doveva buttare palla fuori".

Proteste Lazio nate dal mancato rigore al 12'

Finale infuocato, sul campo e nelle polemiche. Leao sblocca ma il Var annulla per fuorigioco, poi la rete del Milan arriva comunque, a due dal novantesimo, con Okafor. Nel pieno dei sei di recupero gli altri due rossi, diretti: prima per Marusic per proteste, dunque per Guendouzi, che reagisce a una trattenuta di Pulisic. Ma a scatenare le proteste dei laziali non sono state soltanto le espulsioni, ma soprattutto il mancato rigore sull'episodio avvenuto in area di rigore del Milan al 12', quando Maignan, dopo un'incomprensione con Florenzi, è uscito in scivolata e, dopo aver colpito il pallone, ha travolto Castellanos. Né l'arbitro Di Bello né il Var, Di Paolo, hanno però giudicato da rigore l'intervento del portiere del Milan, valutando evidentemente lo scontro fortuito, dopo che il francese aveva comunque deviato efficacemente il pallone.

Le reazioni

Lotito nel post: "Mi sento di dire che questo sistema non garantisce affidabilità e merito sportivo. Ci faremo sentire nelle sedi preposte. Quello che è successo oggi è sotto gli occhi di tutti e se le regole non vengono rispettate ci rivolgeremo a istituzioni terze per le necessarie valutazioni". Pellegrini su Instagram: "Ha vinto l'antisportività, il sangue sul volto del mio compagno di squadra e il fatto che io mi sia fermato non sono stati sufficienti per l’arbitro".