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Lecce, Corvino: "D'Aversa non è violento, Gotti ha accettato la sfida"

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Lungo sfogo del dirigente salentino che durante la conferenza di presentazione di Luca Gotti è tornato a parlare della testata di D'Aversa a Henry: "Conosco Roberto da 25 anni e non è violento, è una persona perbene". E sulla scelta del nuovo allenatore: "Gotti ha accettato questa sfida, noi non siamo all'altezza della passione dei nostri tifosi, ma facciamo sforzi enormi. Abbiamo un monte ingaggi da 8,5 mln di euro, non dovremmo fare la Serie A"

SALERNITANA-LECCE LIVE

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"Quello che è successo domenica mi ha colpito molto". Inizia così il lungo sfogo di Pantaleo Corvino nella conferenza stampa di presentazione di Luca Gotti, individuato dal Lecce come nuovo allenatore dopo l'esonero di Roberto D'Aversa. Una scelta frutto dei risultati, ma anche del gravissimo episodio che ha coinvolto  l'allenatore, reo di aver colpito Thomas Henry con una testata dopo Lecce-Verona. Tornando a parlare dell'episodio, Corvino ha difeso a spada tratta l'allenatore: "Conosco D’Aversa da 25 anni e non è violento, è una persona perbene - ha spiegato il responsabile dell'area tecnica del Lecce - Non ha fatto quello che ha fatto il carriera perché è violento. Non posso prendere allenatori con la certezza che davanti a questo umore sia capace di tenersi dentro tutto e gestirlo. Lo posso fare io che ho 49 anni di esperienza, ma non posso garantire per qualcuno che allena da poco".

"Noi non siamo all'altezza dei nostri tifosi"

Da qui la scelta di Corvino di puntare su Luca Gotti per rialzare una squadra in difficoltà, che ha conquistato solo 5 punti nelle ultime 12 partite e ha una sola lunghezza di vantaggio sulla zona retrocessione. Una situazione difficile, definita una "sfida" dal dirigente salentino: "Conosco Gotti da tanti anni - ha ammesso - ha accettato la sfida perché crede nella squadra, nel suo lavoro e crede in un territorio con un milione di persone che hanno una passione smisurata. Noi non siamo all’altezza dei nostri tifosi e di tanta passione ma facciamo sforzi enormi con quello che ci dà la società per fare il meglio".

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"Monte ingaggi da 8,5 milioni, non dovremmo fare la Serie A"

Corvino ha poi proseguito lo sfogo parlando delle critiche mosse alla società, parlando dell'operato e del budget a disposizione del Lecce: "Nessuno mi ha chiesto di vincere, siamo andati in Serie A da primi e da 66 partite siamo salvi senza essere mai stati negli ultimi tre posti della classifica. Questi allenatori lavorano con un umore che se perdono due partite devono andare via. Lavoriamo come se avessimo un monte ingaggi di 40-50 milioni di euro, in realtà è di 8,5 milioni di euro. Non dovremmo fare la Serie A con questo monte ingaggi, ma siamo orgogliosi di esserci. Non abbiamo mai fatto le campagne acquisti in passivo: è questo il massimo per la nostra società".