Leao, il polsino indossato durante Verona-Milan è il regalo di un bambino

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Giallo risolto: il polsino che Leao ha indossato nel corso della partita contro il Verona non era né una trovata di marketing né pubblicità, ma semplicemente il regalo di un bambino suo grande tifoso. “Rafa è davvero grande, è il mio idolo. L’ho visto e gli ho detto: ‘Te lo regalo’”. Nei giorni scorsi il portoghese era stato attaccato sui social da haters che si chiedevano cosa ci fosse dietro quella nuova “moda”

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Se ne era parlato fino a farlo diventare quasi un “caso”. Sicuramente sui social, dove Leao, a “causa” di quel polsino, era stato persino attaccato dai soliti haters, che avanzavano ipotesi sui motivi per cui l’attaccante del Milan lo avesse sfoggiato nel corso della partita contro il Verona. Dalla “pubblicità occulta” alla trovata di marketing, fino al semplice vezzo dettato dalla “moda” (ma nemmeno in questo caso andava bene, perché lo si accusava di essere… “fuori moda”), ne sono circolate di storie su quel polsino personalizzato con nome e numero. E, alla fine, il mistero è stato risolto con un tenero finale che è forse la miglior risposta a tutti gli “odiatori” del web.

L'incontro prima di Milan-Napoli

Quel polsino è un regalo di un bambino, che – come racconta il Corriere della sera – l’ha donato a Leao prima della partita tra il Milan e il Napoli, giocata a San Siro lo scorso 11 febbraio. Samuel, questo il nome del piccolo tifoso, 8 anni, fan di Leao, quel giorno era uno dei bambini che accolgono i giocatori fuori dal tunnel degli spogliatoi, dando loro il “cinque”; dopo essersi fatto coraggio ha avvicinato il suo idolo e gli ha regalato il suo polsino, sognando di vederlo indossato da Leao, un giorno. Sogno che si è avverato in Verona-Milan del 17 marzo: Leao aveva conservato il polsino e lo esibiva.

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"Te lo regalo"

“Quando Leao mi è passato vicino il mio cuore batteva molto più forte, ero incredulo. Glielo ho dato perché Rafa è il mio idolo, gli ho detto: ‘te lo regalo’. E lui mi ha ringraziato con una mano sulla testa”, racconta Samuel. “Quando l’ho visto con il polsino ero molto contento, la prima volta che ho visto la foto pensavo fosse un fotomontaggio, poi dopo tante volte che l’ho vista ci ho creduto davvero che era il mio”, continua il bambino. “Rafa è davvero grande. Di lui, mi piace quando scarta, mi piacciono i suoi dribbling, gli scatti, gli stop, tutte le sue qualità”. Le magie, insomma. Una ce l’ha regalata anche con un gesto semplice semplice.