È stata la partita più breve dell'anno ma, non per questo, senza momenti da ricordare. Il gol di Cristante allo scadere, ovviamente, ma anche gli applausi dei giocatori di De Rossi al pubblico bianconero per la sensibilità dimostrata durante il malore di Ndicka. E quelli ai propri tifosi che si sono fatti 650 chilometri per 18 minuti di match
Quanto può esserci in una partita di diciotto minuti? Un gol, allo scadere, una grande esultanza fatta di abbracci e sorrisi, ma anche due momenti simbolici solo apparentemente meno in luce della zuccata di testa di Cristante e dalla corsa-esultanza di De Rossi (vagamente alla Mourinho?). E sono momenti di applausi. Innanzitutto quello degli uomini de DDR riservati ai tifosi dell'Udinese per via di quella sensibilità dimostrata nei momenti di grande panico durante il malore di Ndicka. Il pubblico di Udine aveva infatti perfettamente capito la serietà della situazione e aveva riservato un applauso scrosciante al difensore ivoriano al momento dell'uscita dal campo.
650 chilometri per 18 minuti
E poi l'applauso ai propri di tifosi. Giustamente e come sempre accade al termine di una trasferta, questa volta con un valore aggiunto; visto che si trattava della bellezza di 650 chilometri (e quasi sette ore di auto) per assistere ad appena diciotto minuti di partita. Tanta fatica non è stata fatta per nulla.