Inter: la festa scudetto ha riassunto la forza del gruppo, ma non è ancora finita

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Matteo Barzaghi

Matteo Barzaghi

La festa dei nerazzurri ha raccontato ancora una volta l’unione e la bellezza di uno spogliatoio forte, con il gruppo che si era dato una regola: festeggiare pensando solo all’Inter. Intanto la festa non è ancora finita: Inzaghi e i giocatori desiderano vincere e aumentare record e punti e sono pronti a ripartire già contro il Sassuolo nel prossimo turno di campionato

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La sensazione resta. La festa dell’Inter ha raccontato ancora una volta l’unione e la bellezza di uno spogliatoio forte. Giocatori tifosi che cantano per ore senza sosta. Un gruppo che si era dato anche una regola: festeggiare pensando solo all’Inter e non alle altre squadre evitando la tentazione di rispondere a provocazioni del passato. Barella e Dimarco più volte hanno stoppato cori o sfottó troppo diretti al Milan, Calhanoglu ha ribadito di non voler parlare del suo passato e tutto sommato la maratona di festeggiamenti è trascorsa senza grandi intoppi. Qualche leggerezza c’è stata, vedi Dumfries con uno striscione contro Theo Hernandez, ma poi ci ha pensato il gruppo a chiudere l’inconveniente e riportare tutto sui binari del party nerazzurro. In ogni caso la festa non è ancora finita, manca la consegna del trofeo dello scudetto dopo Inter-Lazio, con musica d’autore allo stadio e poi cena al Castello Sforzesco. Nel frattempo si vuole continuare come col Torino. Prossima tappa Sassuolo. Inzaghi e i giocatori desiderano vincere e aumentare record e punti. È la mentalità vincente di una squadra che ha conquistato la seconda stella e stravolto una città intera con i colori dell’Internazionale. 

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