Milan, i tifosi protestano e il club pensa al futuro: Conceicao e Fonseca per la panchina

quale futuro?
Peppe Di Stefano

Peppe Di Stefano

Momento difficile per i rossoneri, dopo le manifestazioni di protesta a San Siro nella sfida pareggiata col Genoa. Ora sono tre le priorità per programmare la prossima stagione: trovare l'accordo con Pioli, scegliere il nuovo allenatore (Conceicao e Fonseca sono al momento i favoriti) e trovare il successore di Giroud

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E’ certamente uno dei momenti più delicati della storia recente rossonera. Siamo alle porte non di un semplice avvicendamento di guida tecnica ma di cambiamento ben più ampio. Gli addi di Maldini, Massara e Pioli in 12 mesi segnano il passaggio ad un nuovo Milan. Dai vertici dirigenziali, alla rosa, passando per il nuovo allenatore. Il clima è inevitabilmente particolare dopo le manifestazioni di protesta del pubblico rossonero ed il silenzio di San Siro. La programmazione del club va avanti. 3 le priorità al di la delle parole o delle frasi fatte. Trovare un accordo con Pioli, che contrattualmente è legato al Milan fino al 30 giugno 2025. Identificare il futuro allenatore. E poi insieme, scegliere il successore di Olivier Giroud. Serve resettare al più presto una stagione che ha fatto riapparire fantasmi spariti da anni. Son tornate le proteste, i silenzi. E i fischi, verso la società e verso qualche giocatore preso maggiormente di mira: uno su tutti. Leao. Più che un Milan ambizioso, i tifosi chiedono chiarezza. Ed ora, con una pressione ancora maggiore rispetto a qualche settimana fa, vanno scelti i profili giusti. Fonseca e Conceicao: al momento sembrano loro i principali candidati alla panchina. Entrambi portoghesi, entrambi utilizzano il 4-2-3-1, entrambi conoscono l’Italia, anzi Roma. Fonseca ha allenato i giallorossi, nell’altra sponda invece ha giocato Conceicao. Lazio, dopo Parma e Inter. Prima delle 7 stagioni al Porto da allenatore. Nulla è stato ancora deciso, e nulla verrà lasciato al caso. Per evitare che il silenzio spettrale di San Siro diventi una pericolosa consuetudine.