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Inter, Oaktree-Inzaghi: primo incontro tra allenatore e nuova proprietà

MILANO

Silvia Vallini

Si è svolto nel pomeriggio il primo faccia a faccia tra Simone Inzaghi e la nuova proprietà dell'Inter: un incontro (durato due ore) conoscitivo tra l'allenatore nerazzurro e Renato Meduri (senior vice president), Alejandro Cano, Carlo Ligóri e Katherine Ralph, che rappresentano Oaktree. Nei prossimi giorni poi si entrerà nel dettaglio per pianificare la prossima stagione

LA LETTERA DI OAKTREE

Nel segno della continuità. Cambia la proprietà, ma la fiducia resta la stessa, nei confronti di dirigenti e allenatore, incontrato per la prima volta in sede dai manager di Oaktree, 4 in tutto, che dovrebbero d'ora in poi mantenere i contatti diretti con la società per la gestione del club: Katherine Ralph, Alejandro Cano, Carlo Ligóri e Renato Meduri, senior vice president di Oaktree. 20' per conoscersi, il resto del tempo Inzaghi lo ha trascorso con l'area sportiva dell'Inter, in attesa che nei prossimi giorni, il suo agente incontri Marotta e Ausilio per definire il rinnovo del contratto. I discorsi sugli altri rinnovi, di Barella e Lautaro Martinez in particolare, non sono stati affrontati, proseguiranno sulla stessa linea seguita finora, con l'auspicio che possano portare alle firme. Carta bianca per i due ad, Marotta e Antonello nel rispetto chiaramente, della solidità finanziaria: principio che del resto è stato osservato anche negli ultimi anni, pur senza sacrificare i risultati sportivi, anzi. La seconda stella brilla su una rosa che si intende confermare il più possibile, le leggi del mercato poi sono le stesse di sempre e come noto, due rinforzi sono già stati assicurati da tempo: Zielinski e Taremi. Lo stadio è un asset fondamentale per aumentare i ricavi, lo era e lo sarà per la nuova proprietà, che non ha ancora comunicato però se procedere con Rozzano o propendere per la ristrutturazione di San Siro: il progetto di Webuild è atteso entro giugno. Sensazioni positive emergono all'alba del nuovo corso che proseguirà il 4 giugno con la nomina del nuovo cda e del nuovo presidente. E arrivano solo conferme da più parti sul fatto che LionRock abbia detenuto il 31,05% dell'Inter fino al momento in cui è stato poi escusso il pegno da parte del fondo americano e che quindi non si configurerebbe alcun illecito. L'Inter riparte o forse, semplicemente, continua.