L’ex difensore ha parlato in esclusiva a Sky: "La vittoria dell’Europeo è il momento più bello della mia carriera". E su Motta alla Juventus: "Da giocatore era già un allenatore in campo. Quest’anno ha fatto qualcosa di straordinario. Spero che si troverà bene, ma sono fiducioso". E su un possibile ritorno della BBC: "Sarebbe bellissimo. Magari Bonucci allenatore, Barzagli assistente, Chiellini direttore e Buffon presidente. Ma sono quei sogni che non si possono realizzare"
Sabato speciale per Giorgio Chiellini a Milano, dove è stato protagonista di "Collect It", il primo evento di card show in Italia, in cui ha ricevuto una carta dorata esclusiva targata Topps, personalizzata con la maglia bianconera. A margine della presentazione, Chiellini ha rilasciato un'intervista a Sky Sport toccando diversi argomenti: dal suo ricordo più bello in carriera fino alle sensazioni sull’arrivo di Thiago Motta come nuovo allenatore della Juventus, passando per una suggestione riguardante il suo futuro. Di seguito il testo completo dell'intervista raccolta dal nostro Matteo Barzaghi.
Qual è l’immagine più bella della tua carriera?
"Ne scelgo due: la prima è la vittoria dell’Europeo e alzare la coppa a Wembley. Se devo però scegliere una foto nella quale mi rivedo, invece, penso a quella nel match contro il Real Madrid quando avevo una fascia in testa ed esulto verso il finale della partita con i due giocatori dei blancos alle spalle".
Parlando di Real: stasera si gioca la finale di Champions, come la vedi?
"Onestamente il pronostico è uno solo. Non ci dovrebbe essere troppa partita, ma il calcio non è così scontato. Può succedere sempre di tutto: al 99% dovrebbe vincere il Real, mentre l’1% è quello in cui deve sperare il Borussia. È da anni che non c’è una finale così squilibrata, ma penso che sarà una bella partita perché si respira sempre una grande atmosfera".
Quando vedremo un’italiana alzare la Champions?
"Non ci vorrà tanto. L’Inter quest’anno è stata sfortunata: meritava di vincere contro l’Atletico. Ci vuole un po’ di fortuna. Non partiamo in prima fila ma la speranza è che un’italiana possa trionfare presto in Champions League".
Come vedi l’Italia di Spalletti?
"E’ un’Italia giovane. Siamo in un ciclo che sta cambiando e lo vediamo dall’età media e dai giocatori convocati. Però c’è Spalletti che è nel momento top della sua carriera. Ha qualcosa di speciale e l’amore per la nazionale. La speranza è che riesca a creare qualcosa di eccezionale. Sono curioso ed eccitato di vederli, farò il tifo per loro".
Le favorite sono altre.
"Non siamo in prima fascia. Penso che Francia, Portogallo e Inghilterra siano le migliori della altre. La Spagna ha una storia importante e la Germania gioca in casa. Queste sono le principali favorite. Mi piace mettere l’Italia un gradino sotto, ma non mi dà fastidio. So che dagli ottavi in poi è una squadra che nessuno vuole affrontare".
Una delle scene su di te è l’intervento su Saka durante la finale. Come ti rimane nella memoria quell’intervento?
"In realtà è stato un errore stupido: ho letto male la situazione, ma c’è stata la capacità di reazione all’errore. In quel momento era la cosa più giusta da fare, non la più bella, ma sono uno che ha sempre badato all’efficacia e non all’eleganza e allo stile".
L’altro aspetto, invece, è legato alla parola Kirikocho che dicevi duranti i rigori...come è nata?
"È nato da Bentancur e da Dybala. Su ogni punizione e rigore degli avversari lo dicevano per portar male agli altri. Mi è rimasta e ogni tanto lo dicevo anche io: durante i rigori si è visto ma non è stato quello a farci vincere. Direi che lo è stato più Donnarumma. Bisognerebbe urlare ‘Gigio’ che penso funzionerebbe ancora meglio".
Chi può essere il nuovo Chiellini?
"Penso sia sbagliato cercare di affibbiare paragoni. Io ho giocato con Cannavaro ma non ero il nuovo Cannavaro, non mi sono mai paragonato a lui. Ora ci suono nuovi ragazzi che stanno crescendo: Bastoni ha più esperienza e fare quell’Europeo gli è servito senza dubbio. È cresciuto anche Barella a livello internazionale, anche Jorginho. Poi abbiamo il miglior portiere del mondo, ovvero Donnarumma, che è un grande valore azzurro".
Bonucci ha dato l’addio al calcio. Vuoi mandargli un messaggio?
"È stato l’ultimo a mollare. Ora abbiamo smesso tutti. Gli sono stato vicino per tanti anni, quello che dovevo dirgli già l’ho fatto. È stato un onore condividere con lui tanto".
Magari la BBC, anche con Buffon, può lavorare insieme un giorno?
"Sarebbe bellissimo. Magari Bonucci allenatore, Barzagli assistente, Chiellini direttore e Buffon presidente. Ma sono quei sogni che non si possono realizzare".
Cosa c’è in programma del tuo futuro?
"Tornerò dopo l’estate a Torino. Per adesso non ho altri programmi. Ho iniziato a lavorare a Los Angeles: mi piace e mi sto trovando molto bene. Sto imparando tutta la parte manageriale e aziendale".
Conte al Napoli come lo vedi?
"Bene. Penso che farà bene. Dovrà cambiare qualcosa: è un’accoppiata bella ed esplosiva con tutta Napoli".
Invece Thiago Motta alla Juventus?
"Da giocatore era già un allenatore in campo. Si vedeva che sarebbe diventato un allenatore. Quest’anno ha fatto qualcosa di straordinario. Ha tutto per far bene. Spero che si troverà bene in bianconero, ma sono fiducioso".
Come analizzi la stagione della Juventus?
"La Juve di quest’anno ha fatto il massimo. Neanche Guardiola poteva fare meglio".
Un messaggio per i ragazzi dell’Europeo.
"Godetevela. Mai come questa volta potete giocare senza pressione. Ci vediamo su Sky a commentare gli Europei".