Juventus, cambiano gli uomini ma il dna bianconero resta

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Paolo Aghemo

Paolo Aghemo

La Juventus ha posizionato al centro di allenamento un'insegna con una frase di Gianluca Vialli: "Il lavoro di squadra vince". Intanto l'obiettivo di Giuntoli è quello di rinforzare la squadra sugli esterni offensivi. Berardi è un'opportunità, intrigano anche Sancho e Adeyemi 

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Un nuovo gruppo da far crescere e che sotto la guida di Thiago Motta dovrà essere il simbolo dell’unione tra società, giocatori e tifosi. I nuovi (compresi l’allenatore e il suo staff) stanno prendendo confidenza con l’ambiente Juve. Cambiano gli uomini, ma il dna bianconero resta. Una serie di principi da imparare in fretta e che si possono trasmettere in tanti modi. Così al centro di allenamento, sul muro esterno della zona spogliatoi lungo il tratto che porta al campo principale, il club ha sistemato un'insegna con una frase di Gianluca Vialli: "Il lavoro di squadra vince". Tutti ci passano davanti e devono far propria quella massima che per estensione ne ricorda un'altra: la Juve viene prima di tutto. Prima dei campioni, degli allenatori e dei dirigenti.

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Juventus, intrigano Sancho e Adeyemi

Poi per vincere servono i giocatori giusti, ovvio. Giuntoli sta sondando il mercato degli esterni offensivi. Berardi è un'opportunità che fa gola anche al Napoli. Intrigano Sancho del Manchester e Adeyemi del Dortmund ma hanno costi molto alti. Prima di investire ancora, la Juve ha necessità di fare casa. Il Leicester si è fatto avanti per Soulè che preferirebbe restare in Italia, dove piace alla Roma. Dei 13 nazionali attesi a Torino non tutti resteranno: si valutano offerte per Szczesny, Kostic, McKennie e Chiesa. La Juve è in costruzione. La nuova era è partita.