Roma, Soulé: "Ho pianto durante la trattativa. Sulla Juve e Thiago Motta..."

l'intervista

In un'intervista al 'Corriere dello Sport' Matias Soulé ha raccontato la trattativa con la Roma e l'importanza di Daniele De Rossi per la sua scelta: "Avevo le lacrime agli occhio quando pensavo che saltasse, ma DDR mi ha chiamato e tranquillizzato". Poi sulla Juve: "Tasto dolente, nei mesi del prestito al Frosinone pensavo di tornare in bianconero per restarci. Thiago Motta mi avrebbe tenuto, ma ormai la decisione era presa..."

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"Avevo l'ansia di non poter arrivare. I Friedkin mi hanno voluto fortemente e ho sentito l'affetto di Daniele Rossi. La trattativa è stata lunga e ho anche sofferto: avevo le lacrime agli occhi perché, a un certo punto, pensavo potesse saltare. De Rossi mi ha chiamato e tranquillizzato". Matias Soué, sulle pagine del Corriere dello Sport, descrive con queste parole le settimane di calciomercato che l'hanno poi portato a vestire la maglia giallorossa per 30 milioni di euro tra parte fissa e bonus: "Se sento il peso della cifra? No, anzi è uno stimolo per dimostrare di valere quei soldi", ha aggiunto l'argentino.

"Stravedo per De Rossi"

Con De Rossi, insomma, è stato un amore a prima vista. "Se lui stravede per me, io dico la stessa cosa per lui - ha proseguito nell'intervista -. E' un grande lavoratore. Ci ho parlato più volte durante la trattativa. E ha anche un ottimo accento argentino. Sta instillando una mentalità vincente e ci sta fornendo preparazione fisica e tattica". 

"Dybala un fratello"

Speciale anche il rapporto col connazionale Paulo Dybala, fin dai tempi della Juve: "Per me è un fratello maggiore, una guida non solo nel calcio ma anche nella vita. In una delle sue ultime partite in bianconero voleva che entrassi per giocare qualche minuto con me, ma purtroppo avevamo esaurito i cambi. E tre anni dopo eccoci qua di nuovo insieme...".

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"Thiago Motta mi vedeva nel suo attacco"

Poi un passaggio sulla Juventus, ormai suo ex club: "E' un tasto dolente. Nei primi mesi del 2024 non pensavo di lasciare i bianconeri, anzi ero concentrato a giocare bene col Frosinone per meritarmi una maglia. Invece a gennaio vengo a sapere che mi stavano cedendo a un club arabo. Non volevo andarci, ma ormai mi era chiaro quale sarebbe stato il mio futuro. Ne sono rimasto deluso, ma poi me ne sono fatto una ragione". Infine su Thiago Motta: "E' una persona squisita, mi è stato vicino e mi ha dato consigli. Mi vedeva bene nei suoi piani e nel suo attacco. Ma ormai la decisione era presa, servivo per fare cassa..."

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