Genoa-Inter, Gilardino: "Grande spirito di squadra, ci esaltiamo nelle difficoltà"

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L'allenatore del Genoa dopo aver fermato l'Inter: "Ci esaltiamo nelle difficoltà, ragazzi eccezionali". E sul mercato: "Siamo vigili, ci serve un giocatore che faccia da collante tra centrocampo e attacco per sostituire Gudmundsson". Messias: "Scontento perché volevamo vincere, ma sono i campioni d'Italia..."

"Prima della partita parlavamo proprio di anima e di identità, ciò che dovevamo mettere stasera in campo: i ragazzi sono stati davvero grandi": Alberto Gilardino è entusiasta del suo Genoa dopo la rimonta firmata al 95' contro l'Inter campione d'Italia, fermata al debutto della nuova stagione. "Sono contento per la squadra", continua, "nonostante tante difficoltà che conoscevamo i ragazzi hanno reagito in maniera eccezionale senza mai mollare di un centimetro. Ci esaltiamo nelle difficoltà, questa squadra è così. Giocavamo contro una squadra con un alto tasso qualitativo e dovevamo cercare di concedere il meno possibile stando attenti ai dettagli", spiega l'allenatore del Genoa che poi illustra i principi su cui lavora: "La volontà è quella di giocare da dietro e in mezzo al campo, Messias può giocare anche come mezzala e poi ho tanti giocatori con caratteristiche diverse: cerco di lavorarci".

"Ora serve il sostituto di Gudmundsson"

Infine, una battuta sul mercato, dopo aver ceduto la coppia d'attacco titolare della passata stagione: "Siamo vigili, la società lo sa: andato via Retegui abbiamo optato per un giocatore con caratteristiche simili come Pinamonti, che mi piace molto. Ora stiamo facendo delle valutazioni per cercare un giocatore che faccia da collante tra centrocampo e attacco per sostituire Gudmundsson".

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Messias: "Avevo studiato Sommer..."

In casa Genoa l'eroe della serata è Messias, con il rigore fallito, segnando sulla ribattuta, al 95': "Sono felicissimo, segnare alla prima giornata contro una squadra come l'Inter... Sono un po' scontento perché abbiamo pareggiato e volevamo vincere, ma sono i campioni d'Italia...". Poi l'analisi del rigore: "Avevo studiato prima Sommer, ero sicuro di fare gol. La palla è rimasta lì e sono rimasto lucido facendo gol anche con il mio piede meno forte. Sentivo molto la partita dopo aver vissuto il derby e aver perso contro l'Inter una Supercoppa e una semifinale di Champions".