Samuel Mbangula, chi è il giocatore della Juventus in gol contro il Como

CHE DEBUTTO!

Il grande protagonista dell'inizio di stagione della Juventus è stato il 2004 belga, all'esordio in A: una prima indimenticabile, caratterizzata da un gol al primo tiro in porta, un assist e il premio di MVP dell'incontro

JUVE-COMO 3-0: GOL E HIGHLIGHTS

Un esordio da sogno. Non poteva desiderare una serata migliore Samuel Mbangula, gettato nella mischia a sorpresa da Thiago Motta, un po’ per le sue caratteristiche e un po’ per accentrare Yildiz nel trio alle spalle di Vlahovic. Una scelta vincente, con il giovane belga che ha “aperto” il campionato dei bianconeri con la rete dell’1-0 e dato il via alla prima vittoria in questo campionato. Un debutto arrivato dopo la gavetta della passata stagione nella Next Gen e che mette un altro tassello di successo nella ‘seconda squadra’ della Juve. Partenza dalla sinistra, finta ad accentrarsi e destro sul secondo palo: così il 2004 si è costruito la sua prima gioia in A, al primo tiro in porta in assoluto, con una modalità che tante volte si sarà immaginato nella mente vedendo e ammirando altri campioni. “Quando ho fatto il gol pensavo fosse un sogno, sentire lo stadio con tutti i tifosi è una sensazione incredibile” ha raccontato nel post partita. È il primo giocatore del Belgio a segnare in Serie A con la maglia della Juventus, nonché il più giovane marcatore belga nella storia del campionato italiano.

L'arrivo nel 2020 e il ritiro che ha stregato Motta

Una novità assoluta per i bianconeri che non avevano mai trattato prima giocatori belgi. Nel 2020, invece, non hanno saputo resistere al talento di Mbangula (acquistato insieme ai connazionali De Winter e Nonge), arrivato in seguito a un gentlemen's agreement con l'Anderlecht grazie all'operazione curata da Matteo Tognozzi e Giovanni Manna per circa 300 mila euro. Un interesse, però, che risaliva all’anno prima quando ancora giocava nelle giovanili del Bruges dove il 20enne ha mosso i primi passi. Alla Juve ha cominciato dall’U17, ma in poco tempo è approdato inizialmente in Primavera e poi – a suon di gol e assist – in Next Gen (oltre alle prime presenze con la nazionale U21), dove solo un prolungato infortunio muscolare ne ha rallentato il percorso di crescita. Ma lui non si è fermato e in estate ha stregato il nuovo allenatore Thiago Motta, convincendolo per l’intero ritiro di Herzogenaurach e le successive amichevoli a puntare su di lui, spodestando di fatto dei big come Chiesa. Rapidità, dribbling e attacco alla profondità con cui si è guadagnato la prima da titolare allo Stadium. Lui che da attaccante ha imparato a svariare su tutto il fronte offensivo, sia come seconda punta che da esterno. E oltre al gol, ha trovato nel finale l’assist per il definitivo 3-0 di Cambiaso che gli è valso il premio di MVP. Un sogno che si è trasformato in una bellissima realtà.

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