Bologna-Milan, Scaroni contro il sindaco: "Sono furioso, non saremo inerti"

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Il presidente del Milan torna a parlare del rinvio di Bologna-Milan e prende una posizione netta contro la decisione del sindaco del capoluogo emiliano: "Sono furioso, una decisione che ci ha danneggiato. Non abbiamo intenzione di rimanere inerti". Parole dette a margine dell'assemblea degli azionisti che ha ratificato il bilancio rossonero, in utile per 4,1 milioni di euro

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"Siamo rispettosi della decisione di un'istituzione ma questa decisione ci ha creato un danno. Ci sono i presupposti per mettere in dubbio la decisione del sindaco di Bologna. Tutte le decisioni possono essere suscettibili di dubbi sulla legittimità delle ordinanze.  Stiamo esaminando. Non abbiamo intenzione di rimanere inerti. Il danno c'è": lo dice il presidente del Milan Paolo Scaroni, parlando della decisione del sindaco di Bologna Matteo Lepore di non permettere di far giocare Bologna-Milan a porte chiuse. "Sono furioso. E' stata presa dal sindaco di Bologna - spiega il presidente del Milan Paolo Scaroni rispondendo alle domande dei giornalisti nel briefing dei media per l'assemblea degli azionisti - una decisione incomprensibile, ingiusta e immotivata. Non tanto per la chiusura dello stadio ma sul fatto di impedirci di giocare a porte chiuse. Sono stati permessi altri eventi a porte chiuse a Bologna. E' una cosa incomprensiva e iniqua"

 "Stadio? San Donato resta al centro della nostra strategia"

"Non c'è nessun bonus per i dirigenti ma sono assatanato per la realizzazione il nuovo stadio. Mi ci dedico da 5 anni. Non ho bisogno di bonus, credo sia un progetto essenziale per il Milan. San Siro? C'è un tunnel da costruire... Il tema è complicato. Finché noi e l'Inter non abbiamo un quadro completo è difficile avanzare. Il progetto San Donato resta al centro della nostra strategia, è un tema importantissimo": lo dice il presidente del Milan Paolo Scaroni rispondendo ad una domanda sul nuovo stadio rossonero durante il briefing media organizzato dopo l'assemblea degli azionisti del club. "San Siro tre o quattro mesi fa lo davamo tutti per morto per una impossibilità di far fronte al tema secondo anello. Questo tema l'abbiamo dietro di noi, ora possiamo guardare avanti. Ma non vuol dire che abbiamo risolto tutti i problemi. Una volta finita questa analisi - continua Scaroni - dovremmo fare quattro conti. Si immagini un percorso ancora lungo. Su San Siro ho ancora le ossa rotte da cinque anni di tentativi, mantengo sempre un certo tasso di preoccupazione".

Bilancio in utile per 4,1 milioni di euro

L'assemblea dei soci del Milan nel frattempo ha approvato il bilancio al 30 giugno 2024 con un utile di 4,1 milioni di euro. E' il secondo risultato netto positivo di fila per il Milan che ha aumentato i ricavi a 456,9 milioni di euro. "Abbiamo investito più di 50 milioni di euro sull'acquisto dei giocatori al netto delle cessioni, cento milioni negli ultimi due anni. I 457 milioni di euro di ricavi, sono un aumento del 13% dello scorso anno. Più del doppio di quanto fatturavamo quattro anni fa. Un aumento di ricavi realizzati nonostante abbiamo avuto un decremento dei ricavi televisivi", sottolinea il presidente Paolo Scaroni.