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Gasperini dopo Napoli-Atalanta: "Scudetto? Bisogna giocare 27 partite così"

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L'allenatore della Dea ha commentato il successo a Napoli: "Scudetto? Non neghiamo di essere forti, abbiamo fatto una grande partita contro la prima in classifica ma abbiamo ancora bisogno di crescere - ha detto -. Ricordiamo che sono cambiati 11 giocatori in rosa". E su Retegui, in gol dopo essere entrato a gara in corso: "Si può essere determinanti anche dalla panchina"

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Un'altra prova da grande. L'Atalanta stupisce anche a Napoli e si porta a -3 dalla vetta, ma quando sente parlare di ipotesi scudetto Gian Piero Gasperini preferisce andarci cauto: "Oggi abbiamo giocato contro la prima in classifica e abbiamo fatto una grande partita, ma abbiamo bisogno di crescere - ha detto l'allenatore -. Non tanto nel nucleo molto forte di giocatori che abbiamo, ricordiamo che sono entrati 11 giocatori in rosa: Retegui è quello che ha dato risposte immediate, ma sta crescendo molto Kossounou, oggi è rientrato Brescianini e ci ha dato una mano nel finale. Non so se riusciremo ad avere questo ritmo sempre, certo se per 27 partite giocheremo così saremo competitivi anche per lo scudetto. Non neghiamo di essere forti. Pensiamo di misurarci con queste squadre, è chiaro che queste partite sono una bilancia anche per noi, perché vieni a giocare a Napoli in uno stadio strapieno, contro una squadra forte che ha fatto cose straordinarie in questo inizio di campionato. Sapevamo che avremmo dovuto fare una prestazione di livello e ci siamo riusciti. Siamo cresciuti in consapevolezza dopo la vittoria dell'Europa League e anche di personalità e tecnica. Oggi abbiamo sfoderato una partita bellissima per noi, soprattutto per il valore dell'avversario".

"Retegui? Si può anche essere determinanti dalla panchina"

A proposito dei tre 'tenori' in attacco (Retegui-Lookman-De Ketelaere) ha aggiunto: "È chiaro che questi tre sono in questo momento uno scalino più in alto degli altri, anche se possono essere raggiunti e me lo auguro. Non sempre possono giocare tutti e 3, giochiamo tantissime partite ravvicinate e di livello, però si può anche essere determinanti dalla panchina come oggi Retegui e mercoledì Zappacosta e Samardzic. Quando si gioca così frequentemente la panchina diventa importante". Infine una battuta sugli avversari: "De Laurentiis non l'ho ancora visto, spero di salutarlo più tardi - ha concluso -. Comunque il Napoli è una squadra forte e bisogna dare merito al presidente e a Manna, perché ha aggiunto giocatori importanti alla squadra che due anni fa ha vinto lo scudetto, poi ha cambiato allenatore con Conte che ha già fatto cose straordinarie e ne farà acncora. Non è la partita di oggi che mi farà cambiare idea. Questa è una squadra che se la giocherà e crescerà ancora tanto".

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