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Cairo: "Vendere il Torino? Se arriva qualcuno più ricco"

Serie A

Il presidente granata ha parlato dell'eventuale cessione della proprietà del Torino. "Ho preso il club 19 anni fa quando stava fallendo, ma non voglio rimanere a vita". E poi un aneddoto sul passato: "Avrei potuto prendere Gasperini nel 2015"

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Dal futuro del Torino ad alcuni aneddoti sul passato. Il presidente granata Urbano Cairo ha parlato durante l'evento 'Sport Industry Talk' al MAXXI di Rona. "Ho preso il Torino 19 anni fa quando stava fallendo, ma non voglio rimanere a vita e ci sta passare la mano ad un certo punto. Ma vorrei che nel momento in cui decida di vendere ci sia uno più ricco e più bravo di me, allora mi farò da parte. Ma su questo non c'è dubbio. Io non voglio restare a tutti i costi". 

"Il calcio deve essere sostenuto"

"Il calcio è, prima di tutto, una grande passione. Tuttavia, negli ultimi anni, mentre i ricavi sono aumentati, i costi sono cresciuti a un ritmo ancora più rapido. Oggi il calcio, sia in Italia che all’estero, è diventato economicamente insostenibile. Se da un lato l’obiettivo resta quello di incrementare i ricavi, dall’altro è essenziale concentrarsi sul contenimento della crescita sproporzionata dei costi. Si tratta di un problema strutturale che riguarda tutto il settore, non solo l’Italia. Credo che il calcio debba essere sostenuto, e ci sono diverse modalità per farlo. Un esempio potrebbe essere l’introduzione di un sistema di tax credit, simile a quello adottato per il settore cinematografico, magari concentrandosi sullo sviluppo e la formazione dei giovani talenti".

"Avrei potuto prendere Gasperini nel 2015"

Cairo ha raccontato anche un aneddoto legato a Gasperini: "Avrei potuto prendere al Torino Gasperini nel 2015 quando Ventura stava per andare via, ma aveva ancora un contratto con il Genoa e non lo hanno lasciato venire".